Vino, il Piemonte primo in Italia per Docg e Doc
È il Piemonte la regione italiana con il più alto numero di vini certificati: 18 Docg e 42 Doc (su 73 Docg e 332 Doc nazionali).
Un patrimonio che ha le sue radici in storici vitigni autoctoni. Tra quelli a uva bianca, ci sono Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato Bianco, mentre tra i rossi posto d’onore per Barbera, Bonarda, Brachetto, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Malvasia, Nebbiolo, Ruchè, Pelaverga.
Il meglio della produzione vinicola piemontese si è presentata al Vinitaly di Verona con 600 espositori tra piccole e medie aziende vitivinicole, 20 cantine cooperative, 5 associazioni di produttori, 10 consorzi di tutela insieme ai grandi marchi.
“I nostri vini, famosi e apprezzati in tutto il mondo – spiega la Regione – costituiscono una grande risorsa economica e simbolo del made in Italy e del made in Piemonte. Importante il loro valore aggiunto che deriva dal profondo legame con i territori di produzione, tra questi i vigneti che non a caso hanno avuto il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità”.
I numeri del vino in Piemonte raccontano di 44.000 ettari di vigneti, 13.000 aziende vitivinicole, 280 imprese industriali produttrici di vini e distillati con 3.300 addetti, 54 cantine cooperative, 14 consorzi di tutela dei vini, 1 consorzio di promozione, Piemonte Land of Perfection. E ancora 14 enoteche regionali, 33 botteghe e 7 strade del vino.
Nel 2015 la produzione di vino è stata di quasi due milioni e mezzo di ettolitri (+2,7% sul 2014), circa il 5% della produzione nazionale che è di 48,6 milioni di ettolitri.
Il valore dell’export, lo scorso anno, è stato di 965 milioni di euro, con una leggera flessione (-5%) sul 2014. Una diminuzione, spiegano dalla Regione, che non intacca il trend positivo ininterrotto da 15 anni e che vede il Piemonte, con il 18% dell’export italiano, al secondo posto tra le regioni. Il Piemonte esporta circa il 60% del vino: nel 2015 sono state vendute all’estero 45,9 milioni di bottiglie di Asti, 25 milioni di Moscato d’Asti, 10 milioni di Barolo, 3 milioni di Barbaresco, 11 milioni di Barbera d’Asti, 10,7 milioni di Gavi, 2,2 milioni di Roero Arneis, 1,8 milioni di Brachetto d’Acqui. Di queste, il 70% finisce sulle tavole dei clienti europei.