Torino verso l’Agenda del cibo
Buoni acquisto scontati per spingere i dipendenti degli enti pubblici ad acquistare frutta e verdura di stagione. Piattaforme locali per distribuire i prodotti a Km zero. E soprattutto tanta informazione e tanta cultura alimentare fino a consolidare una vera e propria identità del cibo che spinga i consumatori ad esigere una qualità sempre più alta dalla Grande Distribuzione.
Si è tenuta a Collegno la seconda tappa del percorso che sta portando alla redazione di un’Agenda cibo per la Città metropolitana di Torino (l’ente che ha sostituito la Provincia).
I 150 tra rappresentanti della Grande Distribuzione, dei produttori, delle associazioni di categoria, dell’Università, degli enti che si occupano di sicurezza ed educazione alimentare, si sono divisi in 7 gruppi di discussione per approfondire i seguenti temi: Come migliorare la qualità del cibo; Come rifornire Torino metropolitana; Come migliorare l’accessibilità al cibo di qualità. Tra gli invitati anche Spazi Food che ha portato il suo punto di vista sulle iniziative di comunicazione che servono per avvicinare i consumatori alla qualità e a trasformarsi in clienti più informati ed esigenti.
Tra le proposte emerse, la creazione di assessorati all’alimentazione che uniscano le competenze in materia alimentare che oggi sono frammentate nelle deleghe all’agricoltura, alla scuola, ai rapporti con i consumatori, all’urbanistica e al commercio. Poi, un accordo tra enti pubblici e Gdo per favorire il consumo di frutta e verdura di stagione grazie all’emissione di buoni sconto per i dipendenti. Ma anche una forte azione di comunicazione per rendere più consapevoli i cittadini. Si è parlato anche di supermercati di prossimità che forniscano prodotti a Km Zero con orari di apertura compatibili con i tempi del lavoro e di aprire alla qualità tutti i settori della Distribuzione per renderla un vero diritto e non un vezzo elitario.
La terza e ultima tappa del programma “Nutrire Torino Metropolitana” sarà il 29 maggio a Torino, poi tutte le indicazioni raccolte finiranno sul tavolo di un gruppo di redattori che consegneranno alla Città Metropolitana il documento finale con le azioni da intraprendere