Torino, cresce l’associazione dei vignaioli urbani
In pochi lo sanno ma è possibile vendemmiare anche nel pieno centro delle grandi città, a pochi passi dai monumenti più conosciuti, in luoghi carichi di fascino e, soprattutto, di storia.
Sono le vigne urbane, patrimoni enoici, culturali e paesaggistici da visitare, tutelare e promuovere
Proprio con queste finalità la Urban Vineyards Association ha preso vita lo scorso 30 maggio. L’idea è nata a Torino, tra i filari della Vigna della Regina, nel pre-collina del capoluogo piemontese, a 5 minuti a piedi dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto con una vista mozzafiato sulla città e le montagne circostanti. Qui dove veniva realizzato il vino della Famiglia Savoia, che abitava l’attigua Villa della Regina, e dove oggi si produce il Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”, è nato un progetto un po’ “folle”, ambizioso, sicuramente intrigante. Fare “rete” con altre realtà simili di tutta Europa per dare impulso a iniziative comuni.
Hanno aderito subito in 4: oltre a Vigna della Regina anche la parigina Clos Montmartre, Senarum Vinea di Siena e Laguna nel bicchiere di Venezia. A queste si sono aggiunte la Vigna di Leonardo di Milano, i vigneti autoctoni di Vigna del Gallo di Palermo, e i filari di San Francesco della Vigna sulla laguna veneziana.
Una comunione di intenti che è stata sugellata negli scorsi giorni a Torino, in occasione del primo convegno dell’Associazione all’interno dell’evento Grapes in Town – Vendemmia a Torino.
Qui le sette vigne associate, più alcune interessate al progetto come quelle di Lione e Berlino, hanno discusso sui primi passi da fare insieme. L’Associazione vuole portare avanti la realizzazione di un circuito delle Vigne Urbane: un percorso internazionale rivolto al turismo culturale di qualità che colleghi i vigneti cittadini d’Europa, unendo i filari del Nord Europa con quelli siciliani e mediterranei. In quest’ottica sono stati coinvolti anche alcuni professionisti del settore turistico con cui l’Associazione si è confrontata in materia, per approfondire le ultime frontiere dell’enoturismo e della promozione territoriale.
“E’stato un giorno importante per la U.V.A. – ha commentato Luca Balbiano, Presidente e ideatore dell’Associazione– avere tra noi tre soci di calibro internazionale è un traguardo prestigioso per tutta l’Associazione. Presto coinvolgeremo anche le altre vigne cittadine d’Italia e d’Europa che, come noi, si prendono cura di questo straordinario patrimonio storico, enoico e culturale, per stimolare e far scoprire ai visitatori le nostre magnifiche città da un’altra prospettiva, originale e affascinante.”