Torino, il cibo al centro del programma di Fassino
Il cibo e l’alimentazione saranno tra i temi forti del programma elettorale di Piero Fassino, che proprio domenica scorsa ha sciolto il nodo della sua ricandidatura a sindaco di Torino.
«Certamente metteremo tra i punti qualificanti del programma elettorale anche il cibo e le politiche alimentari – ha spiegato il sindaco a margine della presentazione delle “merende reali”, l’iniziativa di Comune e Atl per promuovere la cioccolata e i caffè storici della città – Del resto, Torino ha, tra le sue eccellenze, proprio il cibo. Siamo una città al centro di una terra di grande tradizione culinaria, gastronomica e con una solida storia di produzione di grandi prodotti alimentari. Una città in cui si svolge il Salone del Gusto che, tra l’altro, da quest’anno sarà diffuso nei punti di grande attrazione del nostro territorio; siamo il territorio dove è nata Slow Food, la città dove è nata Eataly, siamo la città del cioccolato e dei caffè storici. Il cibo costituisce un fattore importante di crescita sociale ed economica di una città come Torino ed è fattore fondante della nostra identità culturale. Per valorizzare questi aspetti dobbiamo tenere conto del fatto che il cibo è presente in molti ambiti politici: cultura e salute, lavoro, sviluppo, ricerca, istruzione e poi nell’innovazione per l’applicazione di tecnologie, tutti aspetti ben rappresentati a Torino. Il nostro compito è, quindi, di essere capaci di valorizzare tutte le eccellenze che questa città sa esprimere intorno al cibo».
Non è ancora chiaro se Fassino intenda dedicare uno specifico capitolo del programma alle politiche alimentari per la città (fatto che sarebbe del tutto innovativo) o se il “tema-cibo” sarà diluito dentro temi politici classici da programma elettorale comunale come l’istruzione, la salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente etc.
Sicuramente, il sindaco intende valorizzare la proposta di modifica dello statuto comunale che attende ancora di essere votata dal Consiglio e che prevede l’inserimento del “diritto al cibo” tra i diritti a cui si devono ispirare le politiche verso i cittadini.
«Abbiamo all’ordine del giorno l’inclusione del diritto al cibo nello statuto della città, un impegno che abbiamo assunto di fronte al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, a ottobre, in occasione del Forum mondiale dell’economia locale sostenibile».
Altri punti che saranno ripresi e valorizzati saranno le scelte di qualità del cibo a Km zero nelle mense scolastiche cittadine, l’educazione alimentare diffusa, i percorsi di partecipazione verso le politiche metropolitane dei cibo già sperimentati con la costruzione dell’Agenda metropolitana del cibo.
«Certamente, l’alimentazione sarà uno dei temi centrali del mio programma elettorale. Intendo per politiche del cibo tutte quelle azioni che valorizzino l’alimentazione come elemento centrale sia di profilo culturale che di sviluppo economico-sociale».