Torino, Confagricoltura e l’Università aprono agli Ogm
Gli OGM vengono ancora una volta sdoganati da una parte del mondo agricolo. Perché? Perché possono essere strumenti utili per affrontare alcune sfide come lo sviluppo di piante resistenti ad alcuni parassiti, parola di Confagricoltura Torino.
Questo è stata la base della riflessione di Maria Lodovica Gullino, ordinario di Patologia vegetale all’Università di Torino e direttore di Agroinnova, intervenuta alla conferenza stampa organizzata da Confagricoltura Piemonte svoltasi al Circolo dei lettori di Torino.
«Le difesa delle colture – osserva la professoressa Gullino – può avere un grosso impatto e può fare la differenza nella produzione del cibo. Siamo di fronte a nuove sfide e a cambiamenti di stili di vita
che bisogna affrontare. Basterebbe un anno di crisi con un calo di produzione e un aumento dei prezzi per far crollare anche un paese industrializzato».
Le malattie delle piante causano un danno enorme alle colture, nonostante gli interventi di difesa,
un terzo della produzione è persa a causa dell’attacco di parassiti animali e vegetali. L’Italia quest’anno ha affrontato sicuramente una dura prova con l’arrivo di nuovi parassiti evidenziando quanto possiamo essere scoperti e impreparati ad affrontare queste sfide. Intervenire mettendo a punto tutte quelle misure che servono a prevenire e contrastare il passaggio di parassiti da un continente all’altro sono alla base della biosicurezza.
«Bisogna intervenire formando una rete mondiale condivisa di biosicurezza per prevenire il passaggio da un continente all’altro di tutti quei parassiti “con la valigia” che arrivano da un mercato globalizzato. Parassiti che sono endemici in alcune zone, ma che arrivati da noi possono provocare dei danni ingenti come è avvenuto in Puglia».
Anche la biotecnologia verde e, in particolar modo, gli organismi geneticamente modificati possono essere un aiuto.
«Con gli OGM non si sfamerà – afferma la prof.ssa Gullino – il mondo, ma possono essere strumenti utili per affrontare alcune sfide come lo sviluppo di piante resistenti ad alcuni parassiti».
Approccio che trova favorevole anche Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte, che ha uno sguardo non pregiudizievole nell’innovazione delle tecnologie agricole se queste possono contribuire a miglioramenti di sostenibilità ambientale ed economica.
Oggi produrre cibo è più complesso di un tempo, nonostante il miglioramento delle tecnologie a disposizione per cui è fondamentale un maggiore coinvolgimento e cooperazione tra i vari paesi.
Assume, in quest’ottica, particolare importanza il convegno internazionale dedicato alle biotecnologie del 16 luglio all’Auditorium di Palazzo Italia dell’Expo di Milano organizzato da Confagricoltura.