Torino, arriva Terra Madre schivando Ebola
Di Stefano Bosco
Con i delegati siriani bloccati dall’Isis, il leader di Slow Food Gaza appena ucciso e il blocco dei delegati di alcuni paesi africani per Ebola è ufficialmente iniziato il countdown della decima edizione del Salone del Gusto e Terra Madre 2014.
La manifestazione dal 23 al 27 ottobre ospiterà, all’interno degli oltre 80.000 mq allestiti presso il Lingotto di Torino, circa 1000 espositori provenienti da più di 100 paesi e 500 delegazioni di Terra Madre per il consueto incontro della rete mondiale delle Comunità del cibo creata da Slow Food.
Una partecipazione mai stata così ampia, a dimostrazione di come il Salone del Gusto e Terra Madre non sia soltanto un’immensa Fiera internazionale legata al cibo ma sia diventato, con il passare degli anni, “un importante evento politico, culturale e sociale” come ribadito ieri in occasione della conferenza stampa di presentazione da Carla Croccolo, Responsabile del Progetto.
E con la politica e l’attualità internazionale il Salone del Gusto deve necessariamente scontrarsi e confrontarsi: la crisi economica che colpisce inevitabilmente anche il comparto enogastronomico e le problematiche legate al pericolo Ebola sono situazioni di cui gli organizzatori hanno dovuto tenere conto.
La notizia è che non saranno presenti i delegati dei Paesi colpiti dall’emergenza Ebola, Sierra Leone, Liberia e Guinea, “una scelta presa a malincuore ma inevitabile” spiega Daniele Buttignol, segretario generale di Slow Food Italia. “Questo non significa che li stiamo abbandonando, anzi: siamo in contatto costante con i nostri referenti, a cui inviamo aiuti economici, cibo e medicinali”. Inoltre, nonostante l’assenza dei delegati, i prodotti di questi paesi saranno comunque esposti all’Oval consolidando una sempre più massiccia presenza del continente Africa.
Temi dell’edizione 2014 sono l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare. L’Arca, lanciata in occasione del Salone 1996, è il progetto di Slow Food più rappresentativo per catalogare i prodotti a rischio e per la tutela della biodiversità. L’agricoltura familiare, che proprio quest’anno viene celebrata dalla FAO in tutto il mondo, è la forma dominante per la produzione alimentare sia nei Paesi avanzati sia in quelli in via di sviluppo e si basa sul lavoro dei membri della famiglia che riescono a innovare pur proteggendo la biodiversità, grazie alla conoscenza profonda del proprio territorio.
Un’altra grande novità del Salone sarà presso il padiglione 5 del Lingotto, interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto, dove istituzioni, sponsor, aziende e volontari delle Associazioni regionali di Slow Food organizzeranno, seminari, percorsi e laboratori destinati alle famiglie, con un occhio particolare ai più piccoli. Un’ edizione, insomma, ricca di contenuti e di tematiche, ideale apripista di Expo 2015, che tra sei mesi aprirà i battenti con il tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, mantenendo l’attualità sui temi da sempre cari al Salone e Terra Madre.