Torino, apre Fior Food, ecco la Coop del dopo-crisi
Coop scommette sulla fine della recessione proponendosi come il marchio delle garanzie, il marchio che strizza l’occhio a un consumatore che, pur senza tornare ad avere la stessa capacità di spesa di 10 anni fa, cercherà, comunque, sempre maggiore qualità, sicurezza, eticità, informazione sui prodotti.
Dentro questa strategia c’è l’apertura, a Torino, di Fiorfood, il primo grande negozio Coop dedicato all’eccellenza dei prodotti a marchio Coop. Un luogo che raggruppa gli scaffali con 2500 prodotti alimentari di alta qualità marchiati Fior fiore Coop, la libreria Coop, il caffè, il bistrot e il ristorante gestiti dallo staff della Credenza, il celebre ristorante di San Maurizio canavese degli chef stellati Giovanni Grasso e Igor Macchia. Uno store vivo dove si avvicenderanno mostre, incontri letterari, conferenze, cene a tema.
Così, grazie al cibo e alla cultura, Torino si riappropria di un angolo importante del suo centro storico. Da domani, alle 8, Galleria San Federico, la più importante delle tre gallerie liberty della città, sarà di nuovo un luogo da frequentare.
«La crisi ci consegna un consumatore profondamente cambiato – spiega Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop, il raggruppamento del Nord Ovest di Coop – Oggi il consumatore è più frugale, più etico, più responsabile. Per questo, abbiamo scelto di “ribrandizzare” la cooperativa puntando soprattutto sulla convenienza. Abbiamo abbassato i prezzi allo scaffale e soprattutto abbiamo diminuito le offerte, perché il consumatore è stanco di vedersi imporre i prodotti. Al posto dei 3×2 abbiamo promosso la scelta individuale sui prodotti che i clienti volevano vedere scontati».
La “convenienza” passa dalla qualità. In pratica, non si abbattono i prezzi per fare concorrenza al discount ma si offrono a prezzi inferiori prodotti che varrebbero di più. Insomma, si punta sul riconoscimento da parte del consumatore del “valore” di un prodotto che ha dietro tutto un sistema che garantisce rispetto del lavoro, rigore nella qualità delle materie prime, rispetto per l’ambiente, equo compenso per i produttori che in questo modo sono più invogliati a garantire un prodotto di alta gamma.
Il marchio Coop e i suoi prodotti Fior Fiore, sono talmente riconosciuti come cibi di fascia medio-alta che lo sbocco naturale di questa politica è stato, appunto, l’apertura di Fior Food nel salotto del capoluogo sabaudo con un investimento di 2 milioni di euro e l’assunzione di 82 nuovi addetti.
E, a partire dal prossimo anno, Coop, punta ad affermarsi come il primo marchio della grande distribuzione anche a Torino, città dove, tradizionalmente, è sempre stata meno forte rispetto ad altre città italiane. A partire dal nuovo superstore di via Botticelli arriveranno altri tre supermercati in 5 anni per un investimento di oltre 200 milioni e 500 nuovi posti di lavoro.