Terra Madre – Salone del Gusto, a settembre un’edizione nel segno dell’ospitalità e dell’accoglienza
“Torino può e deve aspirare a diventare la città del cibo più importante del mondo”. Ha le idee chiare Carlin Petrini nel presentare l’edizione 2016 di Terra Madre – Salone del Gusto, un evento che, anno dopo anno, “ha contribuito a migliorare l’economia gastronomica della città”.
Cambiano le date (dal 22 al 26 settembre invece che ad ottobre) e cambia il format (non più limitato al Lingotto ma esteso a tutta la città con conferenze, momenti di incontri, laboratori del gusto, una cantina con 800 etichette a Palazzo Reale e un insieme di eventi che coinvolgerà i locali della movida) per un’edizione che si svolgerà nel segno dell’inclusione, dell’ospitalità e del voler bene alla terra, il nuovo claim della manifestazione, “perché voler bene alla terra significa voler bene a chi la abita e la vive”.
In un periodo come quello attuale, di sconvolgimenti per moltissime popolazioni in fuga e alla ricerca di una nuova accoglienza, Terra Madre – Salone del Gusto vuole continuare, infatti, nel percorso tracciato in questi ultimi anni “consolidando la forte amicizia tra piemontesi e contadini, pescatori, nomadi, artigiani, produttori, provenienti da ogni angolo del mondo”, aprendo ad “un’ospitalità strepitosa” e diventando un vero e proprio “atto di diplomazia del nostro paese nei confronti degli umili” di coloro, cioè, che, dal latino humus, “sono vicini alla terra”. Dalla Patagonia al Burkina Faso, dai Paesi dell’Est all’Estremo Oriente, Terra Madre – Salone del Gusto ha saputo diventare un trait d’union identificativo di un pensiero comune, nel rispetto e nella difesa della terra e delle sue biodiversità. “Si tratta di un’esperienza unica per moltissime persone, ne aumenta l’autostima. Ed è proprio l’autostima il fattore che può cambiare il mondo”.
Tanti sono gli esempi di paesi e comunità che si sono fatti portavoce di questo spirito di accoglienza: dal piccolo comune di Capriglio, nell’alto Astigiano, un paese di 300 anime che, nell’ultima edizione, ha ospitato 52 delegati, alla più grande Fossano che, ogni due anni, si lascia travolgere da una “meravigliosa invasione colorata”. Per l’edizione 2016 tutti avranno la possibilità di ospitare uno o più delegati di Terra Madre nella propria casa scrivendo a ospitalitainfamiglia@comune.torino.it per chi abita nel capoluogo piemontese, oppure a ospitalità@slowfood.it per chi vive fuori Torino.
«Ci auguriamo che quest’anno, più ancora che nelle precedenti edizioni, il grande cuore dei torinesi e dei piemontesi sia al fianco di Slow Food nel garantire l’ospitalità ai delegati. Non siate timidi! Fatevi avanti e aprite le porte al mondo di Terra Madre!» conclude Carlin Petrini.
Non sono riuscita a capire dove devo rivolgermi per offrire la mia disponibilità ad ospitare. Potreste darmi qualche indicazione?
Per quello devi rivolgerti a Slow Food. http://www.salonedelgusto.com