Sulle tavole italiane torna la dieta mediterranea
In controtendenza rispetto agli anni scorsi, durante i quali si era registrato un drastico crollo, sulle tavole degli italiani torna prepotentemente la dieta mediterranea. Ad evidenziarlo è Coldiretti che ha analizzato i dati dei consumi alimentari nel 2015 e ha registrato un aumento del 4% negli acquisti di frutta, del 17% per quelli di olio di oliva del 5% per il pesce e per gli ortaggi freschi e dell’1% per la pasta secca.
Un dato importante poichè pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino, consumati a tavola in pasti regolari, hanno consentito agli italiani di conquistare un record della longevità: nell’Unione Europea, infatti, l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2.
Nel nostro paese, inoltre, il ritorno della dieta mediterranea è accompagnato da una vera svolta green nel carrello, dal biologico al chilometro zero, fino alle denominazioni di origine. Se gli acquisti di prodotti biologici confezionati fanno registrare un incremento record del 20%, sono state quindici milioni le persone che hanno scelto prodotti locali a chilometri zero, che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti. Sempre secondo Coldiretti, la dieta mediterranea Made in Italy si è affermata anche all’estero con aumenti che vanno dall’11% per l’ortofrutta al 10 % per l’olio di oliva, dal +9% per la pasta al +6% per il vino, che ha realizzato il record storico con un preconsuntivo di 5,4 miliardi di fatturato oltre confine.
Un andamento favorito anche dalle condizioni economiche positive, dovute alla ripresa internazionale e ai tassi di cambio favorevoli su mercati importanti come quello statunitense a conferma della “fame” che il mondo ha di Made in Italy, anche grazie al successo di Expo 2015.