Strasburgo, via libera all’origine in etichetta per latte e carne
Il Parlamento europeo ha adottato una storica risoluzione per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne approvato con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni.
Una decisione che era stata richiesta da tutto il mondo agricolo e che, al contrario, non era gradita all’industria alimentare che ricerca sul mercato materie prima a basso costo.
«Si tratta di un passo importante per la tutela del Made in Italy – così Alberto Cirio, membro della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, commenta la risoluzione votata oggi dal Parlamento europeo – Il successo del Made in Italy è basato sulla qualità delle nostre materie prime e sul loro legame con il territorio. Non è pensabile comprare del concentrato di pomodoro cinese convinti che sia 100% italiano. I nostri prodotti vanno difesi dalla concorrenza sleale straniera e la trasparenza dell’informazione è fondamentale».
Infatti, come denuncia spesso Coldiretti, due prosciutti su tre sono venduti come italiani ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle e il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379% nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili, Il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino commenta la risoluzione approvata dall’aula di Strasburgo: “Un passaggio fondamentale sia per rilanciare la fiducia dei consumatori, minata da scandali e allarmismi alimentari, sia per garantire alle imprese agricole uno strumento che certifichi sui mercati la distintività delle loro produzioni. L’auspico ora è che la Commissione recepisca questa indicazione e presenti al più presto una proposta legislativa”.
Anche la Confederazione italiana agricoltori, plaude alla decisione dell’Europarlamento. «Il provvedimento approvato in Parlamento – afferma Dino Scanavino, presidente nazionale – pur essendo un atto d’indirizzo, contiene importanti sollecitazioni che l’esecutivo comunitario non potrà ignorare. Il latte per il consumo diretto e utilizzato come ingrediente nelle produzioni casearie e le carni finora escluse dall’indicazione obbligatoria del luogo d’origine o utilizzate come ingrediente, necessitano infatti di maggiori tutele in etichetta. Un’arma in più quindi, che, se unita al rafforzamento del sistema delle denominazioni di origine, può rilevarsi particolarmente strategica in chiave competitiva sia sul mercato interno sia su quello internazionale».