Sprechi, qualche speranza anche dai produttori
“I dati ci dicono che il sistema delle organizzazioni di produttori (OP) è altamente organizzato e valorizza le eccedenze attraverso la loro redistribuzione agli organismi caritativi e mantenendone, dunque, l’uso per l’alimentazione umana per un 68% – dichiara Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole – La distribuzione riguarda essenzialmente la frutta (84%) rispetto agli ortaggi (16%) e il sistema delle OP tende a limitare moltissimo lo spreco inteso come prodotto che viene conferito in discarica. L’eccesso di produzione o viene redistribuito o viene trasformato per i due terzi del totale. Il Mipaaf – prosegue L’Abbate – è in prima linea nel portare avanti azioni per far sì che questo tasso aumenti e che la quota non destinata alla alimentazione umana possa diminuire. Un impegno testimoniato anche dall’ultima Legge di Bilancio che ha incrementato di 40 milioni di euro la dotazione per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone con fragilità sociali e alimentari, che si sommano ai 250 milioni di euro già inseriti nel Decreto Rilancio. Garantiamo così – conclude il Sottosegretario L’Abbate – la tutela alimentare delle fasce di popolazione più fragili, riducendo lo spreco alimentare”.