Savurè, la pasta fresca italiana alla conquista di Londra
Gli inglesi hanno le idee chiare e i gusti semplici. Adorano le tagliatelle e gli gnocchi. Preferiscono i pansotti di magro agli agnolotti. Vanno pazzi per i ragù di carne chianina toscana e di fassona piemontese. Consumano grandi quantità di pasta integrale, perché amano mangiare bene con un occhio sempre rivolto alla salute. A raccontarci le abitudini alimentari del popolo britannico è Riccardo Andreoni, Amministratore Delegato e uno dei soci fondatori di Savurè, il pastificio con cucina che, dopo Torino, è sbarcato a Londra, nel frizzante quartiere di Shoreditch.
Aperto ufficialmente ad inizio agosto, Savurè è ancora in fase di rodaggio, ma i risultati sono incoraggianti.
«Abbiamo riscontrato subito un grande interesse. Londra è una delle principali capitali mondiali, con una proposta culinaria praticamente infinita, ma noi siamo riusciti a portare un format originale anche per loro» spiega Andreoni.
Tra gli aspetti più apprezzati, infatti, c’è la possibilità di assaporare la vera pasta fresca italiana in un locale dove i cuochi impastano a pochi metri dai tavoli, nella cucina a vista. Senza dimenticare la grande varietà di combinazioni disponibili tra cui scegliere, che fa di ogni cliente un protagonista del proprio piatto.
Anche la torinesità del locale e dei suoi proprietari è un punto a favore. «In questi mesi ci siamo resi conto di come Torino stia diventando sempre più apprezzata a livello internazionale. Viene considerata la capitale italiana del gusto. Il fatto di essere torinesi e di avere già un locale avviato a Torino ci ha facilitato notevolmente nel farci conoscere e apprezzare».
D’altronde, il sogno di sbarcare a Londra, Andreoni e i suoi soci l’hanno sempre cullato. Il locale aperto in Via Garibaldi a Torino nel 2013 era già stato impostato con un format internazionale. «Il fatto di avere la cucina sempre aperta, di mettere tutto a vista del cliente, a cominciare dal pastificio, e la stessa concezione informale del locale, sono aspetti che poco hanno di italiano e che, al contrario, vengono particolarmente apprezzati all’estero, soprattutto nei paesi nordici. Tuttavia, dopo un paio di anni anche Torino ha iniziato ad apprezzare il fatto che, da noi, un buon piatto di pasta fresca si può trovare a qualsiasi orario».
Rispetto al vecchio cugino sabaudo, il Savurè londinese è più grande e offre anche la colazione. Oggi ci lavorano dieci persone, quasi tutte italiane. Nel complesso, insomma, un progetto ben riuscito, nonostante la concomitanza della Brexit, che, tuttavia, non sembra aver creato particolari scossoni. E per quanto riguarda il futuro «Per il momento concentriamo tutte le energie su questo locale e su quello di Torino e poi vedremo. Non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, anche se ci stiamo già guardando intorno per capire in quale quartiere londinese aprire il prossimo Savurè…».