Progetto Origins, Kellogg punta sul riso italiano
A ritornare sui banchi di scuola sono stati una ventina di risicoltori delle province di Novara, Vercelli e della Lomellina: tutti hanno preso parte al progetto Origins promosso dalla Kellogg, la multinazionale famosa per i prodotti a base di cereali per la colazione, che ha organizzato un programma di formazione con la collaborazione dell’Ente Nazionale Risi.
Obiettivo: testare sul campo gli effetti che le ultime scoperte della ricerca e l’applicazione delle nuove tecnologie può produrre in termini di miglioramento della qualità e della produttività delle risaie. Per questo, dopo una prima fase di formazione conclusa a febbraio, sono state selezionate 4 aziende pilota, tutte impegnate nella produzione di risi torni (adatti a minestre, dolci e risi soffiati), che – nella stagione in corso – stanno implementando soluzioni e tecniche apprese durante la formazione nel proprio piano colturale.
I risultati in termini di numeri si conosceranno solo fra fine settembre e inizio ottobre, quando ci sarà il raccolto. Il percorso avviato resterà comunque in eredità agli agricoltori come patrimonio di saperi da sfruttare e implementare per gli anni a venire. «Conoscere è il presupposto di base per produrre in modo sostenibile, coniugando qualità e riduzione degli sprechi», afferma Marco Romani, responsabile del settore agronomia dell’Ente Nazionale Risi, che per rispondere al progetto di Kellogg ha messo in campo propri formatori, tecnici ed esperti. Gli stessi che, passo passo, stanno affiancando le 4 aziende pilota. «Durante le lezioni – prosegue Romani -, abbiamo affrontato argomenti importanti, come le frontiere che si aprono grazie all’impiego dei nuovi concimi azotati, in grado di ridurre le contaminazioni ambientali, la gestione delle acque, i metodi per praticare sempre di più un’agricoltura di precisione, grazie alla verifica costante delle reali condizioni di un campo con l’impiego di droni speciali fotocamere».
Il progetto Origins – che è sbarcato in Italia dopo l’esperienza in Spagna (è attivo dal 2012) e che in futuro coinvolgerà anche Germania e Regno Unito – guarda ben oltre l’orizzonte del 2015. «Ciò su cui siamo impegnati, anche grazie a questo progetto – spiega Richard Burkinshaw,responsabile di Origins in Europa e Senior Sustainability Manager di Kellogg – è curare la qualità dei prodotti, seguendo il percorso della filiera dal seme al cucchiaio e collaborando con tutti i nostri fornitori. Insieme all’Ente Nazionale Risi, desideriamo avviare un programma a lungo termine di diffusione delle migliori pratiche agricole tra i risicoltori italiani in una sorta di disciplinare di produzione a carattere volontario, in cui vengano coinvolte anche le riserie che già lavorano con Kellogg».