Politiche alimentari, Torino e Lione a confronto
Come tutelerà le produzioni agricole e alimentari la nuova ?
A Torino si sono confrontati esperienze torinesi e francesi proprio sulle politiche alimentari ed agricole, sulle tendenze del settore primario, sui nuovi stili di vita e di consumo alimentare.
A Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino, amministratori, dirigenti e funzionari della Provincia e della Città di Torino hanno incontrato le delegazioni della ”Agglomeration” di Lione, della Città di Grenoble e dell’associazione “Terres en ville”.
Il confronto verteva sul ruolo che gli Enti locali possono giocare per costruire le politiche alimentari ed agricole e per valorizzare e tutelare i suoli fertili, in un’ottica che privilegia le filiere e i sistemi produttivi di prossimità, a tutto vantaggio dei produttori e dei consumatori finali.
Nel suo intervento, l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale,Marco Balagna, ha sottolineato che “la Città Metropolitana che raccoglierà l’eredità e molte delle competenze della Provincia avrà di fronte a sé una sfida importante: quella di creare nuove sinergie tra area metropolitana ed aree rurali nella programmazione delle politiche per l’agricoltura e l’alimentazione.
La sfida è politica, ma anche culturale: gli abitanti di Torino ed i Comuni della cintura devono essere adeguatamente informati sulla complessità e sulle potenzialità del settore primario ed in qualche modo ‘educati’ a preferire prodotti locali. Occorre sviluppare su larga scala alcune esperienze positive degli ultimi anni, come i farmers’ market, le nuove modalità di gestione delle mense scolastiche, i gruppi di acquisto collettivo”.
Secondo Balagna “dobbiamo far passare un messaggio importante: accorciare le filiere produttive e preferire i prodotti stagionali, nella ristorazione collettiva come nel consumo domestico, ha importanti e positive ricadute sull’economia rurale locale, sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”.
Il problema è che l’agricoltura non figura tra le competenze che il legislatore ha previsto per le nuove Città Metropolitane. “Occorrerà interpretare in modo estensivo le generiche competenze sullo sviluppo economico e sociale, includendovi le politiche agricole e alimentari – ha affermato l’Assessore Balagna – Non possiamo non considerare un fatto economico e sociale la produzione, la distribuzione ed il consumo del cibo, che, non a caso, saranno al centro dell’attenzione nell’Expo 2015 a Milano. Così come non possiamo ignorare la multifunzionalità che molte aziende agricole del nostro territorio hanno conquistato negli ultimi anni in campo turistico e sociale. Senza dimenticare che la difesa del suolo agricolo fertile, perseguita dalla Provincia di Torino negli ultimi dieci anni con atti concreti come il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento, è un tema politico ed amministrativo fondamentale per il governo delle aree vaste”.