Petrini risponde a Farinetti, “Non ci svenderemo mai. Con le multinazionali solo un dialogo”
Botta e risposta tra Oscar Farinetti e il suo vecchio amico Carlin Petrini. Farinetti ha venduto il marchio Lurisia alla Coca Cola. Lurisia è storico sponsor di Cheese e delle attività di Slow Food. Carlin non poteva starsene senza reagire: così alla vigilia dell’inaugurazione di Cheese, Slow Food ha annunciato la rescissione di ogni rapporto con Lurisia.
Farinetti ha criticato la scelta dicendo che anche Slow Food finirà per trattare con le multinazionali, che, secondo lui, non sono il male assoluto.
Da Cheese risponde Petrini con un secco No.
“A chi mi sta dicendo che una multinazionale è una cosa buona e che dovremmo aprirci alle mulitinazionali dico che significherebbe dimenticarsi di 33 anni della nostra vita e buttarli via, cioè dire che abbiamo scherzato”.
Il fondatore di Slow Food ha precisato che “con le multinazionali bisogna avere un dialogo”, ma “restiamo fermi come sempre a fianco dei piccoli produttori. Sono loro che fanno la differenza nei territori, che fanno economia reale e che fanno identità cultutale”.
Di fronte alla neo ministra Teresa Bellanova che ha scosso l’ambiente Slow Food per le sue dichiarazioni di apertura agli Ogm e pro Ceta, ha detto: “Sono fiero di questa nuova ministra. Ci voleva una persona che avesse le radici nel mondo dell’agricoltura”.
Dobbiamo intervenire sulla Pac: non si possono dare contributi sulla base dell’estensione dei terreni o della quantità della produzione.
Invece dobbiamo premiare la biodiversità altrimenti, come dice la Fao arriveremo in pochi anni a non avere la sicurezza alimentare”.
Poi la richiesta politica.
“Da anni insistiamo per una legge sulla tutela del suolo e contro la cementificazione. Vogliamo una legge che freni la sottrazione di terreni all’agricoltura. I campi stanno sparendo ma siamo pieni di capannoni vuoti, siami pieni di cemento che non serve a niente”.