Le patate di Sauze sempre più in alto
Una stagione da incorniciare per le patate di Sauze d’Oulx (TO), che con il loro marchio comunale fanno parte dell’Associazione patate di montagna della Provincia di Torino. Siamo a metà del raccolto e le previsioni vedono un aumento della produzione del 10-15%, rispetto alla stagione passata a suo tempo considerata più che soddisfacente. Aumento che ha mantenuto inalterata la qualità assoluta del prodotto. Un’annata record come spiega Giuliano Vitton uno dei dieci coltivatori di patate di Sauze d’Oulx e Jouvenceaux.
“È stata una stagione più che buona – racconta Vitton – anche perché la pioggia di luglio, in pieno periodo di fioritura, ha contribuito ad avere patate belle grosse. I nostri terreni in pendenza e molto drenanti, assieme all’ottima esposizione al sole, hanno consentito di raccogliere un prodotto bello e sano. Caratteristiche che assieme alla quota, le nostre patate crescono dai 1.500 ai 2.000 metri d’altitudine, ci esentando da trattamenti esterni come ad esempio contro la dorifera, un parassita che da noi non esiste. Le nostre patate sono naturali al cento per cento e non vengono irrigate. Tra le tante varietà quest’anno abbiamo introdotto la “Fleur de Peche” dalla buccia giallo-rosa. Si tratta di una patata importata dalla Francia molto gustosa ma anche molto piccola e per questo quasi abbandonata che impiantata da noi, grazie alla quota ed alla tipologia di terreno dei nostri campi, è riuscita a svilupparsi aumentando considerevolmente la propria taglia”.
LA BIRRA DI PATATE
E per brindare ad una stagione piena di soddisfazioni lo stesso Vitton ha presentato in anteprima a Sauze d’Oulx una birra di patate di montagna! Si chiama Bodi Beer, nome che deriva dal fatto che la parola Bodi deriva dall’antico nome occitano delle patate. È prodotta nel cuneese secondo una ricetta messa a punto dal Mastro Birraio Andrea Bertola che prevede l’infusione con patate di montagna tagliate a dischi, anziché il tradizionale luppolo, seguita dalla cottura con il malto. È disponibile come birra “bionda” e “bianca”. Vitton collabora con i produttori della Bottega Ratatuia fornendo le patate di Sauze d’Oulx per la realizzazione della birra e ne seguirà anche la distribuzione sul territorio.
LE PATATE DI SAUZE D’OULX
Le patate di montagna di Sauze d’Oulx sono genuine, coltivate senza concimi chimici se non quello naturale (letame) né diserbati e pesticidi. Un prodotto in cui l’Amministrazione Comunale di Sauze d’Oulx crede molto e continua ad investire ogni anno erogando contributi in denaro ai produttori di patate di montagna di Sauze d’Oulx e Jouvenceaux che osservano le disposizioni riportate dal marchio di Denominazione Comunale (De.Co.) sia per i criteri di coltivazione che per la stagionatura e la conservazione, rigorosamente in casse di legno larice al buio di antiche cantine montane. Una parte dei coltivatori vende direttamente in fiera: i prossimi appuntamenti sono alla Fiera Franca del Grand Escarton a Oulx, la 1° domenica di ottobre, e poi al Castello di Masino nel 3° weekend di ottobre per una fiera organizzata dal FAI e l’Accademia del Giardino “Due Giorni per l’Autunno. Un’altra parte invece fornisce direttamente hotel e ristoranti della zona per un prodotto decisamente a Km zero.
LE ORIGINI DELLA SAGRA DELLA PATATA
Una storia che risale a fine anni ’80 con la prima edizione della Sagra della Patata che venne organizzata alla “Stazione Alpina Vittorino Vezzani” in località Richardette, specializzata nell’attività di ricerca e sperimentazione in campo agro-zootecnico e caseario. Un’idea nata dal Comune di Sauze d’Oulx e sviluppata da alcuni produttori locali in sinergia con Giuseppe Contestabile, allora gestore il complesso. Ad inizio degli anni ’90, complici le problematiche della struttura, la Sagra si trasferì in centro a Sauze d’Oulx, presso il Parco Giochi Comunale.
Da allora le patate di Sauze d’Oulx ne hanno fatto di strada giungendo sulle tavole di turisti, villeggianti. Tutto merito della sua bontà e della continua ricerca di nuove qualità per rendere ancor più ricca e variegata l’offerta. Tradizione vuole che ogni anno vengono seminate nuove qualità attinte dalla Banca Semi Europea per provare a vedere come crescono in altura. Dopo una sperimentazione di un paio d’anni, queste varietà vengono poi messe in commercio com’è avvenuto recentemente la “Bleue d’Auvergne” e per la “Burgundy Red”.
Non mancano poi altre qualità scoperte per caso come la “Violetta”, avvistata una decina di anni fa in un paesino in Bretagna dov’era utilizzata come ornamento, assieme a piante e fiori, per il suo caratteristico colore viola vivace. Ne fu acquistato un quantitativo che trovò nei terreni di Sauze d’Oulx il suo habitat ideale. Oggi è richiestissima, nonostante la piccola pezzatura, per il suo basso contenuto di sostanza secca e per l’alto contenuto di “mirtillina” da cui deriva il colore viola.