Pasqua, per il caldo crollano i prezzi di frutta e verdura
Nonostante l’arrivo della Pasqua si riducono i prezzi della carne di agnello con le quotazioni di carni ovine e caprine in calo dello 0,3 per cento su base congiunturale per effetto della crisi, ma un vero crollo si registra per le verdure e la frutta vendute a prezzi inferiori rispettivamente del 6 per cento e del 3,7 per cento rispetto allo scorso anno.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che l’inflazione ha raggiunto il livello minimo da 2009.
Per le tavole del Venerdì Santo a calare è anche il prezzo del pesce fresco di mare di pescata dell’1,2 per cento su base congiunturale e dell’1,4 per cento rispetto all’anno scorso.
Non sembrano dunque essersi verificati quest’anno i tradizionali aumenti che precedono la Pasqua nonostante il fatto che la carne di agnello sarà presente sulle tavole di piu’ di un italiano su tre.
Un contributo determinate al contenimento dell’inflazione è venuto dal crollo dei prezzi dell’ortofrutta per effetto di una andamento stagionale anomalo con il caldo che ha favorito l’anticipo e la maturazione contemporanea dei prodotti ma anche per il crollo nei consumi da parte delle famiglie che continuano a tagliare le spese per l’alimentazione.
Il caldo ha anticipato l’arrivo di molte primizie sul mercato e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno.
La finta primavera ha provocato uno shock alle coltivazioni ingannate dall’insolito tepore che ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta e favorendo la riduzione dei prezzi ed è oggi possibile trovare prodotti di qualità a condizioni convenienti. E’ tuttavia importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta, etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura.