Ogm, bloccata, per ora, l’offensiva Monsanto
Quello appena concluso, sarà ricordato come il raccolto del granoturco nell’anno dello stop alla Monsanto. La multinazionale americana, a luglio, era stata costretta a ritirare le domande presentate all’Unione europea per coltivare mais transgenico. L’unica eccezione, salvata dalla Monsanto, è il mais MON810. Ma in Italia, i ministri De Girolamo, Lorenzin e Orlando, proprio la scorsa estate, hanno firmato il decreto contro la coltivazione del mais MON810. In casi, come questo, però, il governo, dovrebbe prevenire procedendo rapidamente all’attivazione della clausola di salvaguardia, come richiesto anche dalle Regioni.
La maggior parte dei consumatori e dei produttori europei si muove in direzione opposta agli Ogm. Non solo tre cittadini su cinque in Ue sono contrari ai cibi “biotech”, ma la stessa superficie agricola comunitaria dedicata alle colture geneticamente modificate è irrisoria, rappresentando oggi neppure lo 0,1 per cento del totale.
In Europa sono rimasti solo 5 Paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129 mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale più che esigua rispetto al totale della superficie agricola utilizzata nell’Ue che ammonta a circa 170 milioni di ettari.