Nuovo patto Cia-Libera contro le mafie
Il mondo agricolo intensifica il contrasto alle agromafie. La Cia, il secondo sindacato degli agricoltori italiani, arricchisce la storica collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
I due presidenti Dino Scanavino e Luigi Ciotti hanno, infatti, rinnovato per i prossimi tre anni il protocollo d’intesa fra le due associazioni, nato col progetto Libera Terra per promuovere i percorsi educativi e di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Così, i beni e i terreni sottratti alle mafie tornano a produrre frutti per la collettività e offrono occasioni di lavoro e riscatto sociale ai giovani, promuovendo modelli efficaci di sviluppo sociale.
Nell’arco di più di un decennio, la partnership ha abbracciato una lunga serie di iniziative di promozione dell’etica della responsabilità. Il protocollo di collaborazione prevede che Cia metta a disposizione, tramite le proprie attività, consulenza e assistenza tecnica in modo da fornire un valido supporto alle realtà sociali della rete nazionale di Libera. Con il rilancio del protocollo d’intesa, si vuole continuare a operare insieme per aumentare la conoscenza tramite la ricerca e lo studio dei fenomeni e individuare nuove soluzioni per combattere la criminalità organizzata, insieme alle autorità di polizia e della magistratura.
La collaborazione tra Cia e “Libera” è stata sancita nel 2008 da un primo protocollo d’intesa con l’obiettivo comune della memoria delle vittime innocenti delle mafie e della proposta, ripartendo dall’agricoltura di un modello di sviluppo alternativo alla logica del sopruso e del ricatto. Dimostrare che ciò che le mafie e la corruzione hanno sottratto alla collettività, con la sopraffazione e la violenza, può essere restituito alla comunità per creare, attraverso il lavoro sui terreni agricoli “liberati”, nuove opportunità di sviluppo, promuovendo il principio di responsabilità civile nell’economia ed i diritti e la dignità di tutti.