Notte di blocchi al Caat di Torino, domani a rischio frutta e verdura
Preoccupazione tra gli operatori del Centro agroalimentare di Grugliasco (Torino). Questa notte è previsto un tentativo di blocco dei cancelli da parte dei sindacati di base e degli antagonisti che già nel maggio scorso avevano appoggiato le proteste spontanee degli scaricatori finite in scontri con la polizia.
Domani, frutta e verdura potrebbero mancare sui banchi dei mercati di Torino.
Il blocco annunciato fa parte di una due giorni di mobilitazione contro il vertice europeo dei ministri del lavoro in programma a Torino venerdì e sabato. Sono previsti diversi cortei degli studenti antagonisti, della Fiom e dei sindacati di base con possibili blocchi stradali.
Per il vertice dei ministri europei la Questura ha disposto lo schieramento di 1.500 agenti delle forze dell’ordine. E, dalla mattina di venerdì fino alla sera di sabato, sarà off limits la zona attorno al Regio; rispetto alla Reggia di Venaria, dove si è tenuto l’ultimo meeting europeo.
La protesta di “Sì Cobas” ai mercati generali comincerà già questa sera alle 22.
Per Torino potrebbe ripetersi la situazione che si creò il 9 dicembre del 2013, quando per la protesta dei Forconi i mercati rimasero senza banchi e senza derrate.
La prima organizzazione a chiedere l’agibilità delle contrattazioni notturne dei Mercati generali è Confagricoltura, il sindacato agricolo tradizionalmente vicino al centrodestra.
«Siamo allarmati – dichiara il presidente di Confagricoltura Torino Paolo Dentis – per le conseguenze che le manifestazioni potrebbero generare all’attività delle imprese agricole. Già in passato, purtroppo, in analoghe iniziative di protesta, si erano registrati gravi disagi e ingenti danni, per quanto riguarda la deperibilità delle merci e il mancato rispetto degli impegni contrattuali derivanti dalla mancata consegna dei prodotti ortofrutticoli ai mercati, alle imprese della distribuzione organizzata, ai dettaglianti e soprattutto di mense e comunità che non erano riuscite a reperire la frutta e la verdura necessaria».
«Pur comprendendo il legittimo diritto alla protesta, per evitare gravi danni che non faranno altro che peggiorare il quadro generale di una crisi che ha già provocato una sensibile riduzione dei consumi – spiega il direttore dell’organizzazione Ercole Zuccaro – abbiamo chiesto al questore del capoluogo piemontese di adottare tutte le iniziative idonee ad assicurare non soltanto l’ordine pubblico, ma anche il regolare funzionamento dei mercati, il corretto svolgimento delle attività e la libera circolazione delle merci».
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