Nessuno vuole i ristoranti di Expo
Expo non trova un gestore per i ristoranti che da maggio a ottobre del prossimo anno dovrebbero dare da mangiare a milioni di persone da tutto il mondo.
Così l’esposizione universale dedicata al cibo non trova ancora chi terrà aperti i punti ristoro.
Come riferisce la pagina milanese di Repubblica, per due volte è andata deserta, la gara lanciata per trovare chi gestirà i ristoranti e i bar negli spazi comuni. Evidentemente le società del settore temono di pagare alti canoni senza rientrare, nei sei mesi, dei costi dell’investimento.
A questo punto, Expo vorrebbe passare a una sorta di trattativa diretta con chi si è fatto avanti. Una procedura su cui, l’uomo che è stato chiamato a ripulire Expo, Raffaele Cantone, adesso, sarà chiamato a dare un parere preventivo.
Ma non c’è solo la grana ristoranti, ci sono anche le opere che si teme di non riuscire ad allestire in tempo per le consegna e lo stesso simbolo del padiglione italiano. L’Albero della vita è infatti l’opera più a rischio di Expo. Quello che dovrebbe essere il simbolo del padiglione italiano, un’installazione alta 35 metri che dovrebbe prendere vita con spettacoli di luci e suoni, è ancora al palo.