Anche l’area metropolitana torinese sceglie prodotti a Km 0 nelle mense
Dopo il Comune di Torino, anche il resto dei Comuni dell’area metropolitana sceglierà prodotti a Km zero per le mense scolastiche. La Provincia si farà promotrice di un rapido passaggio a questa filosofia di consumo anche per le scuole fuori Torino. L’iniziativa è partita dal progetto europeo Actt, Alimentazione consumatori territori transfrontalieri. Grazie al progetto Actt è stato possibile elaborare un modello di capitolato, che faciliterà il lavoro dei funzionari comunali incaricati di organizzare e monitorare i servizi di ristorazione scolastica e che, nei prossimi mesi, sarà oggetto di momenti informativi e formativi nei Comuni dell’area metropolitana.
Il capitolato-tipo è stato preparato da un gruppo di lavoro che ha coinvolto, oltre alla Provincia di Torino (che
coordinava l’iniziativa), i Comuni di Torino, Pianezza, Collegno, Pinerolo, Rivoli e Grugliasco, ai quali si sono aggiunti in corso d’opera il Comune di Santena, le Asl, le organizzazioni professionali agricole, il Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino ed alcune società di ristorazione. Oltre al capitolato-tipo è stato redatto un manuale per i funzionari comunali che si occupano della ristorazione nelle scuole materne ed elementari, per facilitare gli acquisti dei prodotti locali di prossimità. Il capitolato-tipo sarà pubblicato nel sito Internet della Provincia entro il 14 ottobre, data di scadenza del progetto europeo. Comprende le tabelle merceologiche, i criteri di aggiudicazione e i menù-tipo. Ma il tavolo di lavoro che ha elaborato il documento è andato oltre, procedendo alla revisione delle tabelle merceologiche previste dai capitolati adottati sinora nei Comuni che partecipano al progetto ed inserendo tutte le varietà locali (piemontesi) di ortofrutta, valutate in base alla stagionalità ed alla disponibilità quantitativa. La revisione si è resa necessaria perché molte tabelle merceologiche non erano aggiornate e riportavano, tra l’altro, varietà non più esistenti in commercio. Al nuovo capitolato sono allegate una tabella delle stagionalità ortofrutticole piemontesi, informazioni sulle curve di decadimento delle vitamine negli ortaggi, la tabella nutrizionale dei formaggi piemontesi (questi ultimi inseriti nel capitolato-tipo, mentre in genere si preferiscono formaggi di provenienza industriale nazionale). Sono state anche aggiornate le varietà risicole, inserendo le nuove categorie esistenti. Nei menù si è prevista la possibilità di una maggiore flessibilità negli approvvigionamenti ortofrutticoli, sulla base della effettiva disponibilità stagionale e si è inserita una tabella per consentire ai Comuni di calcolare su scala pluriennale le quantità e categorie merceologiche richieste, consentendo cosi agli agricoltori di pianificare su un lasso di tempo più lungo le produzioni.
Per quanto riguarda l’educazione alimentare, è stato introdotto il principio del menù partecipato. E’ stato avviato il progetto “Il menù l’ho fatto io”, in collaborazione con la Città di Torino e con dieci classi terze e quarte di sette scuole elementari torinesi. Nell’anno scolastico 2013-2014 l’iniziativa consentirà ai bambini di redigere il proprio menù, negoziarlo e poi consumarlo nel successivo anno scolastico, sulla base delle nozioni imparate durante una serie di incontri con i tecnici delle Asl e del Laboratorio Chimico della Camera di commercio. Sono previsti anche incontri con gli esperti della Provincia di Torino, che forniranno agli alunni nozioni di geografia alimentare. I ragazzi parteciperanno inoltre a visite guidate ai centri di cottura delle mense, ma anche ad aziende agricole, mercati e supermercati: un modo per prendere coscienza dei loro bisogni e delle loro preferenze alimentari e di esprimere la loro creatività.