Maxisequestro di tartufi, la stradale blocca rumeni con tuberi per 64.000 euro
La polizia stradale sequestra 64.000 euro di tartufi bianchi di probabile provenienza dall’Est Europa.
Che funghi e tartufi presenti nei mercati troppo spesso non arrivino dalle montagne e colline del Piemonte si sa da sempre, ma un sequestro di tartufi bianchi, in autostrada, proprio nei giorni della grande fiera del tartufo di Alba non si era ancora visto.
Tutto parte da una pattuglia che nota, durante il servizio, un gruppo di persone abbracciarsi e salutarsi, nel parcheggio antistante l’autogrill dell’area di servizio di Piscina Nord dell’autostrada Torino-Pinerolo. Le persone, dopo aver consumato qualcosa all’interno dell’autogrill, escono: tre di esse si dirigono verso una Fiat Stilo e vi saligono a bordo, con l’intento di allontanarsi. Gli agenti fermano il mezzo e procedono a un controllo: notano subito che sul sedile posteriore sono presenti due grosse scatole in polistirolo incellofanate e chiuse con del nastro adesivo. Alla domanda di cosa ci sia all’interno, il conducente del mezzo, un ragazzo rumeno 22enne, risponde che si tratta di funghi porcini provenienti dalla Romania, da consegnare allo zio, residente in Italia, con il quale si era dato appuntamento presso quella area di servizio. Sopraggiunge, infatti, proprio in quel momento un cittadino rumeno di 32 anni, residente a Pinerolo, il quale conferma quanto detto dal nipote, dichiarando inoltre di essere il titolare di un’azienda agricola di Pinerolo, che svolge vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti agricoli.
A seguito di tali dichiarazioni e in assenza di qualsivoglia documento certificante la provenienza del carico, gli agenti richiedono sul posto l’intervento di personale specializzato dell’ASL e procedevano all’apertura degli scatoloni ed al controllo dei due colli: all’interno, non erano presenti dei funghi porcini ma tartufi bianchi.
Oltre 14 kg di tartufi bianchi, per un valore complessivo di circa 64.000 euro, così come stabilito presso gli uffici della ASL di Pinerolo, dove viene trasportata la merce.
Personale del Corpo Forestale dello Stato di Pinerolo, interessato per quanto di competenza, ha così provveduto ad elevare a carico del cittadino rumeno ventiduenne la contestazione ex art. 18/1 Reg. CE 178/2002, per un importo di 1500 euro, relativa alla mancata rintracciabilità degli alimenti destinati al consumo umano; contestualmente, ha proceduto al sequestro amministrativo della merce.