Luigi Bobba Pd, “stop ai maiali tedeschi, non sono sicuri”
Mentre la Coldiretti protesta contro l’importazione di maiale dall’estero che finisce in finti prosciutti italiani e mentre i nostri allevatori chiudono gli impianti secondo i dati elaborati dall’Associazione nazionale allevatori di suini (ANAS), l’Italia, nel 2012, ha importato complessivamente 1.020.425 tonnellate di suini vivi e carni suine, di cui il 52% dalla Germania, pari a 535.309 tonnellate.
Articoli di stampa europei rivelano che l’industria della carne suina tedesca è efficiente ed è basata su prodotti a basso costo, ma dietro questo sistema ci sono operai sottopagati, falde acquifere inquinate e tecniche di allevamento che usano enormi quantità di antibiotici.
Molti controlli operati sul settore delle carni suine hanno evidenziato la violazione della disciplina in materia pubblicità dei prodotti alimentari, con condotte ingannevoli e scorrette volte a far intendere al consumatore che i prodotti acquistati sono di origine e di tradizione italiana.
Se tali notizie dovessero corrispondere al vero, si porrebbe un serio problema sia di tutela della salute dei consumatori sia di tutela degli allevatori italiani.
Infatti, gli allevamenti italiani di suini (presenti prevalentemente in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Umbria e Sardegna), sono oltre 26.200 e la produzione di carni suine è stimata in 1.299.000 tonnellate l’anno. La suinicoltura italiana occupa il settimo posto in Europa per numero di capi mediamente presenti e offre occupazione, lungo l’intera filiera, a circa 105 mila addetti, di cui 50 mila nel solo comparto dell’allevamento.
Ora, l’articolo 26 del Regolamento CE 25 ottobre 2011, n.1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, prevede come obbligatoria l’indicazione del Paese d’origine o del luogo di provenienza anche per le carni suine, ma rinvia l’applicazione della norma a successivi atti di esecuzione da adottare entro il 13 dicembre 2013.
Il deputato vercellese del Pd Luigi Bobba, ha presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche agricole e alimentari Nunzia De Girolamo per sapere “quali azioni il Governo intende adottare al fine di assicurare il rispetto, da parte della Commissione europea, del termine del 13 dicembre 2013 per l’attuazione dell’obbligo di indicazione del Paese d’origine o del luogo di provenienza con riferimento alle carne suine”.
“Nel caso di scadenza di tale termine senza l’adozione da parte della Commissione europea dei dovuti provvedimenti – ci ha informati Bobba – ho chiesto al Ministro di provvedere all’approvazione, a livello nazionale, di disposizioni di attuazione dell’obbligo imposto dal Regolamento n.1169/2011/CE per assicurare il regolare funzionamento del mercato, contrastare il fenomeno della contraffazione e tutelare il Made in Italy”.