L’Efsa aggiorna la soglia consigliata del glutammato
L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha stabilito un nuovo livello di assorbimento “sicuro” per l’acido glutammico e i glutammati utilizzati come additivi alimentari dopo aver riesaminato gli studi sulla loro sicurezza.
L’Autorità ha concluso che l’esposizione stimata all’acido glutammico e ai glutammati dovuta all’assunzione di alimenti può superare non solo il livello di sicurezza ma anche le dosi associate agli effetti negativi nell’uomo per alcuni gruppi di popolazione. Su questa base, gli esperti dell’Efsa raccomandano di esaminare i livelli massimi consentiti per questi additivi alimentari.
L’acido glutammico è un aminoacido, un blocco costruttivo di proteine, prodotto naturalmente negli esseri umani e che si presenta in forma libera, ad esempio nei pomodori, nella salsa di soia o in alcuni formaggi.
L’acido glutammico ei suoi sali (E 620-625), comunemente indicati come glutammati, sono additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea (UE). Sono aggiunti ad una vasta gamma di alimenti per migliorare il loro sapore dando loro un gusto sapide, salato o di carne.
L’Efsa ha riesaminato la sicurezza dei glutammati utilizzati come additivi alimentari e ha ottenuto una dose giornaliera accettabile (ADI) di 30 mg / kg di peso corporeo per tutti questi additivi. Questo livello sicuro di assunzione si basa sulla dose più elevata in cui gli scienziati non hanno osservato effetti negativi sugli animali in laboratorio negli studi di tossicità.
«Sulla base delle prove disponibili – dichiara Claude Lambré, membro del gruppo di esperti scientifici dell’Efsa sugli additivi alimentari e sulle fonti nutritive aggiunte al cibo e presidente del gruppo di lavoro incaricato della rivalutazione – siamo sicuri che la dose massima determinata per il gruppo ADI (l’acido glutammico e i glutammati) è sotto i livelli che sono state associate a determinati effetti nell’uomo, come mal di testa, pressione sollevata e livelli di insulina aumentati». Attualmente non esiste un livello di assorbimento sicuro (ADI) numerico specificato per l’acido glutammico e i glutammati utilizzati come additivi alimentari nell’UE. Nell’Unione europea è generalmente consentita l’aggiunta di glutammati fino ad un livello massimo di 10 g per kg di alimenti.