La frutta e la verdura rendono: +8% in 4 anni
Il consumo interno di frutta e verdura fresche continua a calare ma aumenta, invece, il valore aggiunto del comparto agricolo ortofrutticolo. Complice soprattutto l’export nei Paesi dove cibarsi una gran varietà di ortofrutta è praticamente una scoperta recente.
I numeri del 2016 evidenziano per l’ortofrutta una crescita dei principali indicatori.
L’accelerazione dell’export (+4,7%) e la crescita della spesa delle famiglie italiane (+1%) trainano il valore agricolo prodotto a circa 13 miliardi di euro, che raggiunge il 28% del valore della produzione agricola italiana.
Si tratta di una tendenza che caratterizza il periodo 2012-16, nel quale la superficie nazionale dedicata alla coltivazione di ortaggi e frutta aumenta di 25 mila ettari (attestandosi a 1,13 milioni di ettari) e l’offerta cresce di un milione di tonnellate di ortaggi, 260mila tonnellate di agrumi e 220mila tonnellate di frutta, portando la produzione ortofrutticola a circa 26 milioni di tonnellate.
In realtà, una leggera inversione di tendenza sul lungo periodo sembra esserci.
In particolare, sul mercato domestico nell’ultimo quinquennio l’acquisto di ortofrutta delle famiglie (rilevato attraverso il monitoraggio ISMEA-Nielsen) evidenzia una crescita media in valore superiore all’1% annuo, con punte più alte per gli agrumi (+5%) e la frutta (+1,5%).
L’attenzione crescente verso i prodotti salutistici e il contenuto di servizio sono i principali elementi trainanti della spesa, conseguenza dello spostamento della domanda verso tipologie “premium” e “convenience”, quali confezionati, ready to eat, bio (+28% nel 2016), vegan, ethnic e local.
Ma è soprattutto l’ambito internazionale a trainare. Nel 2016 l’export dell’Italia (orientato soprattutto verso mele, uva, kiwi, nocciole, pomodori, pere, insalate e nettarine) raggiunge 4,7 miliardi di euro. Il nostro Paese diventa il 5° esportatore, migliorando di una posizione nel ranking mondiale, espandendosi nei mercati più ampi e tradizionali (Germania, Francia, Austria) e in quelli in forte crescita, quali: Usa (+13%), Cina (+10%), Canada (+7%), India (+17%).
Il buon andamento sui mercati esteri e interni si ripercuote positivamente sulla redditività media del settore; l’indice di redditività ISMEA per l’ortofrutta (misurato dal rapporto tra l’indice dei prezzi e dei costi) migliora dell’8% tra il 2012 e il 2016.