In crescita i tumori dei bambini, sotto accusa il cibo inquinato
Aumentano i tumori nei bambini e si scopre che la metà dei piccoli pazienti è “malnutrita”.
C’è quindi la concreta possibilità che l’aumento del cancro nei bambini da 0 a 14 anni sia dovuto anche a un’alimentazione sempre meno curata e alla presenza di inquinanti trasmessi dalla madre al feto.
“Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 1500 casi di tumori tra i bambini (età 0-14 ndr) e 800 tra gli adolescenti (età 15-18) – osserva Franca Fagioli, direttrice del reparto di oncoematologia pediatrica e centro trapianti dell’ospedale Regina Margherita di Torino – E si tratta di numeri in costante aumento. Ormai un terzo dei piccoli ricoverati nel nostro ospedale è costituito da pazienti oncologici: le malattie sono rappresentate soprattutto da leucemie e neuroblastomi”.
Un aumento preoccupante che sembra sempre più correlato all’alimentazione sbagliata o contaminata.
Come ricorda Patrizia Gentilini, oncologo di Forlì che sostiene lo stretto rapporto tra inquinamento dei cibi e tumori nel bambino, “ormai registriamo oltre 300 sostanze inquinanti presenti nel cordone ombelicale se le madri vivono i zone ad alto tasso di inquinamento”.
E purtroppo, nel caso dei bambini, è praticamente impossibile una diagnosi precoce.
Il tumore si manifesta quasi sempre quando si trova già a uno stadio avanzato e, come spiega ancora la dottorezza Fagioli, “i pediatri hanno poca capacità di accorgersi dell’insorgenza di un tumore”.
Sotto accusa la dieta del bambino, che si trova già bombardato da molecole potenzialmente cancerose addirittura con il latte materno, soprattutto se la madre è vissuta in aree contaminate da diossine, furani e Pcb. Ma che continua ad essere sottoposto ad “infiammazioni” dell’apparato digerente anche durante lo svezzamento e con la dieta adulta.
“I dati della letteratura scientifica – continua la dottoressa Fagioli che recentemente, su questo argomento, ha anche tenuto un intervento all’Istituto zooprofilattico di Torino nel corso di un seminario sull’alimentazione naturale del bambini – ci dicono che una percentuale fino al 50% dei nostri pazienti è nutrita male soprattutto in associazione al tumore. Proprio per questo, quando vengono ricoverati, la prima cosa che facciamo è una valutazione dello stato nutrizionale, e poi sottoponiamo i bambini a una dieta molto controllata, con più frutta e più verdura”.
Sotto accusa le diete che stressano l’organismo, l’obesità, i fritti ricchi di acrilammide, le micotossine che possono essere presenti nei cereali o nel latte di animali contaminati, residui di pesticidi ed erbicidi, gli Idrocarburi policiclidi aromatici presenti anche nel latte materno della madre che fuma.
Ma se non è ancora del tutto associabile a un futuro tumore la mancanza di educazione alimentare e di cura nella scelta dei prodotti alimentari nelle famiglie, è invece provata la correlazione tra l’insorgenza della malattia (scoperta tardi) e un’alimentazione che aggrava il quadro clinico.
Ci sono tumori che favoriscono la denutrizione e altri che, al contrario, spingono all’obesità.
“Nei bambini affetti da tumore riscontriamo sempre più situazioni di cattiva nutrizione – ricorda ancora la dottoressa Fagioli – Si va dall’insufficiente apporto proteico fino all’avanzato stato di deperimento caratterizzato dall’esaurimento delle masse muscolari e del tessuto adiposo. Uno stato che è determinato soprattutto dallo squilibrio tra apporto energetico e stato infiammatorio determinato dalla neoplasia. Oppure abbiamo gli stati di ipernutrizione dovuti al metabolismo alterato dal tumore o semplicemente da un eccessivo apporto di nutrienti. La malnutrizione determina deficit del sistema immunitario e del metabolismo di alcuni farmaci chemioterapici e aumenta il rischio di infezioni”.
Accade perciò che i bambini sottoposti a chemioterapia abbiano l’apparato boccale ulcerato dalla mucosite. “Purtroppo li possiamo alimentare solo con liquidi perché l’ingestione di cibo solido sarebbe troppo dolorosa”.
Per fortuna c’è anche una buona notizia.
“Il numero dei guariti è in continuo aumento. Nel 2000 le stime dicevano che un giovane adulto su 900 di età compresa tra i 16 e i 34 anni era un sopravvissuto da tumore; oggi stimiamo un guarito ogni 450 giovani adulti”.
Per questi pazienti guariti, che hanno vissuto la loro età infantile tra una chemio e l’altra, la vita non è certo facile e purtroppo non è lunga a causa dello stress a cui è stato sottoposto il loro fisico quando erano bambini.
Ma anche per questa categoria di persone, è fondamentale seguire una dieta assolutamente corretta “con corretti apporti nutrizionali” evitando il più possibile cibi con allergeni, privilegiando un buon apporto di antiossidanti e vitamine.
Fa riflettere a questo riguardo come spesso un paziente oncologico venga dimesso senza avere nessun tipo di consiglio nutrizionale, è invece sempre più evidente come una giusta alimentazione possa essere d’aiuto per una perfetta guarigione!
Infatti, si parla tanto di cibo e poi non c’è cultura alimentare e non c’è specializzazione medica