Il futuro del nostro turismo è sempre più nel cibo
L’enogastronomia è il futuro del turismo nazionale. Il primo forum dedicato al turismo enogastronomico in Italia ha visto la presentazione di “Italia destinazione turistica 2017” di ISNART-Unioncamere, secondo lo studio le eccellenze dell’enogastronomia italiana sono la prima motivazione di visita per i turisti italiani e stranieri che trascorrono una vacanza nel Bel Paese con il 26% di preferenze assolute.
Un riscontro concreto di questa preferenza è fornito dai dati di una ricerca interna di Tripadvisor, illustrati nel dettaglio durante il Food & Wine Tourism Forum, che si è svolto oggi, 21 giugno 2018 nel Castello di Grinzane Cavour, in Provincia di Cuneo.
Il volume totale delle visualizzazioni degli utenti unici globali verso i contenuti ITALIA su Tripadvisor è cresciuto del 19,3% nel 2017 rispetto al 2016, registrando picchi positivi nei mesi estivi.
Spostando il focus dei dati a livello locale, le visualizzazioni degli utenti unici globali sui contenuti LANGHE ROERO sono aumentate, nello stesso periodo, del 51,1%, con picchi positivi da agosto ad ottobre.
In cima alla lista dei Paesi Top 20 per le visualizzazioni dei contenuti ITALIA troviamo in ordine: Regno Unito, Stati Uniti e Germania.
Per quanto riguarda, invece, le visualizzazioni dei contenuti LANGHE ROERO nelle prime tre posizioni si posizionano Svizzera, Francia e Regno Unito.
Un altro dato interessante, sempre proveniente dai dati interni di Tripadvisor, riguarda la crescita del numero di prenotazioni all’interno della categoria enogastronomica presente sulla piattaforma.
In Italia, le prenotazioni dei tour gastronomici su Tripdvisor sono aumentati nel 2017 su 2016 del 38,7% , mentre le prenotazioni dei tour enogastronomici e le degustazioni dei vini sono cresciuti del 59%.
Nella top 10 delle regioni italiane più prenotate su Tripadvisor, ai primi tre posti compaiono Toscana, Lazio e Veneto, mentre Piemonte e Liguria sono all’ottava posizione.
I dati forniti da Google Trendsrelativi alle ricerche online sul turismo enogastronomico italiano da utenti su tutto il territorio globale rivelano che nel 2017 le searchdall’estero legate all’Italia come meta di turismo enogastronomico sono aumentate rispetto all’anno precedente.
Di seguito, in dettaglio, alcuni estratti dei dati forniti da Google trends, basati sulle ricerche effettuate sul principale motore di ricerca mondiale.
Nel biennio 2017-2018, i Paesi che hanno dimostrato il maggiore interesse per l’Italia come destinazione turistica legata al settore agroalimentare sono nell’ordine: Paesi Bassi (+14%) Belgio (+20%) Svizzera (+4%) Francia (+21%) e Danimarca (+70%)
Per quanto riguarda in particolare il turismo enologico, i paesi in cui l’Italia è più cercata sono: Svezia (+57%), Slovenia (+50%), Danimarca (+160%), Stati Uniti (+10%) e Irlanda (+17%).
Gli utenti globali interessanti all’Italia da un punto di vista enogastronomico cercano principalmente le regioni e le città, in particolare: Toscana e Firenze, Piemonte e Alba, Lazio e Roma, Sardegna, Sicilia
In riferimento alle specialità enogastronomiche, il prodotto italiano più cercato nell’ambito del turismo enogastronomico su tutto il territorio globale è il prosecco, seguito nell’ordine da mozzarella, gorgonzola, ricotta e tartufo.
A livello globale le eccellenze italiane spiccano anche rispetto ai prodotti esteri: la Mozzarella raccoglie il quadruplo delle ricerche del Camembert, il Parmigiano Reggiano il doppio del Brie, il Gorgonzola è cercato una volta e mezzo il Roquefort, la Grappa il triplo del Cognac, il Limoncello il triplo del Cointreau. Bene anche il Prosciutto nostrano che è cercato tre volte tanto rispetto al Jamón iberico.
Nonostante gli ottimi risultati testimoniati dai dati presentati a Grinzane Cavour, c’è ancora molto lavoro da fare in termini di innovazione, sviluppo, promozione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. I relatori, a termine degli interventi hanno lanciato agli oltre 300 partecipanti (studenti, giornalisti, blogger, operatori del settore turistico) nuovi interrogativi e nuove sfide per il futuro del turismo italiano.
All’interno del Food & Wine Tourism Forum c’è stato spazio anche per la formazione, con le “Istruzioni per l’uso”, tenute da: Annalisa Romeo, Paola Faravelli, Fabrizio Ulisse, Mariachiara Montera e Giulio Gargiullo
L’organizzazione del “Food & Wine Tourism Forum” è a curadell’Ente TurismoAlba Bra Langhe Roerocon Enoteca regionalePiemontese Cavour.
Con la collaborazione e la partecipazione di ENIT, MIBACT e Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del MAECI e RegionePiemonte.
La direzione scientifica è di Roberta Milano.
L’evento fa parte del progetto ÀMPELO (Programma Interreg ALCOTRA 2014-2020).
Antonella Parigi, assessore Cultura e Turismo Regione Piemonte: “Questo evento, a cui siamo lieti di collaborare, ha permesso di mettere in luce uno degli aspetti che più caratterizzano il turismo enogastronomico in Piemonte, ovvero la forte impronta culturale. Una consapevolezza che sul nostro territorio è molto radicata – basta pensare a Slow Food – e che ritengo costituisca un importante valore aggiunto: quello che i visitatori ricercano, infatti, è sempre più un’esperienza, che il nostro patrimonio enogastronomico, con il suo portato di radici culturali e tradizioni uniche, è senza dubbio in grado di offrire. Come Regione Piemonte crediamo fortemente in questa visione e abbiamo voluto valorizzarla anche inserendo l’enogastronomia nel nuovo testo unico sulla cultura, che a breve verrà discusso in Consiglio regionale”
Francesco Palumbo – direttore generale Turismo Mibact: c’èl’idea che si viene in Italia per vivere all’italiana, per fare un’esperienza di vita come vivono gli italiani. Sicuramente è un’esperienza mista, che vuol dire vivere, vedere paesaggi, vedere il patrimonio culturale e anche assaggiare dei prodotti, comprarseli anche come ricordo nei propri Paesi. Siamo un Paese che fa dell’esperienza la motivazione della visita e che quindi chi visita l’Italia intende anche vedere non passivamente alcuni aspetti del patrimonio ma parteciparvi.
Oscar Farinetti: “Siamo la nazione del mondo con il maggior numero di biodiversità. Abbiamo il maggior numero di piatti, abbiamo una differenza da Provincia a Provincia straordinaria. Tutto il mondo vuole mangiare e bere italiano. Dobbiamo solo accogliere i visitatori sul territorio e dare loro un’offerta pulita. I numeri ci sono e tutta Italia può sicuramente migliorare.
Pier Francesco Zazo – già Ambasciatore in Australia, Ministero degli Esteri: “Il Made in Italy è un brand straordinario, e ci sono enormi potenzialità di ulteriore crescita per il turismo straniero soprattutto, dai Paesi Extra Europei verso l’Italia. Oggi figuriamo al quinto posto ma potremmo fare ulteriori passi in avanti. Grossi margini di crescita anche per il turismo enogastronomico perché nell’immaginario dei visitatori stranieri l’Italia figura al primo posto. Siamo vincenti, non solo per enogastronomia, ma con l’abbinamento di cultura, territorio, storia.”
Andrea Arizzi – Direttore commerciale TheFork in Italia: Il quadro del turismo enogastronomico dell’Italia, dal nostro punto di vista, quello di The Fork e Tripadvisor, è ottimale: gli utenti usano la nostra piattaforma non solo per cercare il patrimonio enogastronomico, ma anche per cercare dei ristoranti dove possono provare queste particolarità e quindi prenotarli online. Riscontriamo dei picchi in termini di prenotazione sulle nostre piattaforme nei periodi di luglio e agosto nelle zone tipiche del turismo estivo in Italia come Sicilia e Sardegna. Nella zona delle Langhe e della Toscana, invece, questo aumento si manifesta alla fine della primavera. Il pubblico di riferimento delle nostre piattaforme è un pubblico di fascia medio-alta che va dai 35 ai 55 anni, tendenzialmente liberi professionisti che decidono di andare fuori al ristorante.
Flavia Coccia, ISNART- Unioncamere: Dalla ricerche emerge che il turismo enogastronomico sta crescendo di anno in anno e l’Italia sta raggiungendo numeri impressionanti che fino a dieci anni fa erano impensabili.Questo significa che il turismo enogastronomico è il primo prodotto turistico italiano ed è il punto di forza su cui il Belpaese deve puntare per consolidare e migliorare la sua posizione. In Italia si viene perché si cerca cultura, identitò, i sapori, i paesaggi. Si cerca quello che si è perso negli altri luoghi. Quando i turistici si recano da noi cercano la genuinità dei prodotti enogastronomici.
Olivier Bagarri, Direttore dell’Université Européenne des Saveurs et des Senteurs (UESS) – consulente progetto ÀMPELO : “Lavoriamo tra la Francia, precisamente tra le Alpi della Provenza, e l’Italia , in Langhe e Roero, per sviluppare un programma di destinazione. Abbiamo iniziato i lavori qualche mese fa, oggi abbiamo fatto il primo convegno di formazione con interventi di esperti da tutta Europa che spiegano come si fa il marketing territoriale, come si sviluppa il turismo tramite i prodotti locali e si farà anche in Francia dei convegni uguali per lo sviluppo dei territori rurali che hanno il turismo come importante risorsa di crescita.
Andrea Galetto, responsabile Auto, Luxury e Travel Google Italia: ” Il turismo enogastronomico italiano è in salute, come dimostrano anche le ricerche di Google Trends, in crescita rispetto al 2017. Sulla parte agroalimentare la parte del leone la fa sempre l’Europa , soprattutto del Nord, dove si registrano crescite superiori al 20% mentre sul perimetro enologico le forti crescite europee vengono affiancate da un rilevante +10% degli Stati Uniti, + 50% Nuova Zelanda e un +27 % Hong Kong che confermano la caratura globale dei nostri prodotti Made in Italy.”
Valentina Quattro – Associate Director Communications e Portavoce per l’Italia per Tripadvisor “Mettendo a confronto i dati di TripAdvisor sull’Italia e sulle Langhe emerge un quadro più che positivo: il volume totale di visualizzazioni delle pagine Italia sul sito da parte degli utenti è cresciuto del +19.3% anno su anno (2016 su 2017) mentre per Langhe e Roero addirittura del +51.1%, a dimostrazione che non solo il nostro Paese riscuote sempre più interesse dai viaggiatori di tutto il mondo ma anche che Langhe e Roero sono in fortissima crescita. Anche i punteggi medi dati alla ristorazione sono molto buoni: 4,17 su 5 a livello nazionale e 4,34 per la provincia di Cuneo. Ma non solo! Guardando alla categoria attrazioni, le prenotazioni di tour gastronomici in Italia hanno registrato una crescita del 38,7% e quelle di tour enologici del 59%. L’offerta enogastronomica del nostro Paese è immensa, varia e superlativa: sviluppandola e promuovendola ulteriormente questi risultati già ottimi non possono che migliorare!”
Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e Promozione ENIT: “Dal monitoraggio Osservatorio Nazionale del Turismo di ENIT sui Tour Operator internazionali in merito all’andamento del turismo enogastronomico per la stagione estiva, si rileva una crescita del 10% per i Paesi europei e del 20% per i Paesi oltreoceano. ENIT è impegnata con azioni di marketing e promozione nei 5 continenti su questo segmento nell’Anno del Cibo italiano.”
Roberta Milano, direttore scientifico di Food &Wine Tourism Forum: “Un successo oltre le previsioni, per la prima edizione con più di 350 iscrizioni formali che dimostra il richiamo di appuntamenti di qualità, l’interesse per il tema turismo enogastronomico e la grande domanda di formazione sui temi digitali. Molto importante il messaggio trasversale lanciato in tutti i panel sull’importanza della sostenibilità ampiamente intesa, un tema che passa attraverso la genuinità, tradizione, tecnologia, comunicazione e strategie di lungo termine.
Mauro Carbone, direttore Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero: “La crescita passa attraverso l’innovazione che germoglia con lo scambio di dati, conoscenze, progetti. Il forum deve servire proprio a questo, rilanceremo nel 2019 con un profilo ancora più internazionale. Se la domanda è: il turismo enogastronomico è turismo culturale? La risposta è certamente sì”.
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