Il caldo fa il miracolo: cresce il consumo di frutta e verdura
Ci voleva il caldo record per fare aumentare il consumo di frutta e verdura, che, per alcunevarietà, con queste temperature, raggiungono qualità eccezionali.
Con i 40 gradi di questa estate si registrano aumenti dei consumi del +3% per l’ortofrutta.
La crescita di frutta e verdura, se pure limitata, si inserisce nel buon andamento del settore alimentare. Rispetto all’anno scorso, gli alimentari crescono sopra la media con un incremento su base annuale dell’1,7%.
Un vero boom con l’affermarsi di smoothies, frullati e centrifugati consumati al bar, in spiaggia o anche a casa di frutta e verdura che soddisfa molteplici esigenze del corpo.
I prezzi al produttore, però, registrano un calo fino al 40% che non coprono i costi di produzione.
Inoltre, la siccità ed il caldo hanno colpito pesantemente i prodotti base della dieta mediterranea in particolare le conserve di pomodoro.
Il raccolto di pomodoro per passate, polpe, concentrati e sughi da conserve è stimato in calo del 12% rispetto allo scorso anno.
Lo stesso è già successo per il grano duro da pasta dove c’è stata una contrazione media attorno al 10% e una prospettiva analoga si intravede per la campagna di raccolta delle olive 2017/18 che potrebbe essere una delle peggiori degli ultimi decenni.
Ma, a dispetto delle quantità, la qualità dovrebbe arrivare a livelli eccezionali.
I chicchi di grano dovrebbero avere un bassissimo livello di micotossine, in più, proprio per il caldo e la siccità la granella si presenta con pesi specifici elevati, proteine abbondantemente oltre il 13%, se non il 14% o addirittura il 15%, e assenza quasi totale di difetti della granella (bianconatura sotto al 10%, volpature e chicchi fusariati sotto il 5%).
Anche la frutta è di alta qualità: elevato grado zuccherino e di sostanze antiossidanti (vitamine, antociani e betacaroteni).
Anche il pomodoro da industria, dove si è potuto irrigare, è di grande qualità con la produzione di ottime conserve rosse come pure l’uva da tavola che quest’anno è particolarmente dolce.
Tutti i vegetali con il grande caldo mettono in atto meccanismi di difesa per contrastare le alte temperature e la siccità con una riduzione della produzione ed una elevata perdita di acqua per traspirazione, con concentrazione dei succhi organici, elevato tenore zuccherino. Nonostante questo le importazioni dall’estero spesso spacciate per nazionali hanno determinato un crollo delle quotazioni in campagna fino al 40% su valori che non coprono i costi di produzione e mettono a rischio il frutteto italiano.