I cani nei ristoranti, nervosi e spaventati
Circolano molte inesattezze riguardo alla libertà d’ingresso dei cani e dei gatti nei ristoranti. Non è vero che possono sedersi a tavola, nemmeno se si tratta di “cani da borsetta” o comunque di cagnolini di piccola taglia.
Non è vero che i proprietari degli esercizi non possono opporsi e che il cliente allergico al pelo dovrà per forza alzarsi e andare via di fronte a un altro cliente che introduce un cane.
La libertà di circolazione è ammessa solo se il proprietario del bar, ristorante, albergo o gelateria è d’accordo.
Tutti i gestori che ritengono inopportuno la presenza di animali nei propri locali possono esporre un cartello all’ingresso con la frase “Vietato l’ingresso ai cani” oppure “Io resto fuori” con il disegno del cagnolino.
L’altra precisazione riguarda i supermercati che non rientrano nella categoria dei pubblici esercizi, per cui quando si fa la spesa gli animali devono aspettare fuori.
L’unica eccezione riguarda i cani dei non vedenti, per loro l’ingresso è libero dappertutto.
Una norma, che comunque, dalla data dell’annuncio da parte della Federazione degli esercenti e del Ministero della Salute, il 23 ottobre scorso non ha cambiato le normali abitudini. Nei ristoranti di cani ne entrano ancora pochi, soprattutto se di grossa taglia.
Diverso è il caso dei locali notturni dove sempre più spesso ragazzi con il molossoide e ragazze con il bastardino cercano di farsi largo nella selva di gambe degli avventori del sabato sera.
A vederli i cani nei locali sono assolutamente spaventati e nervosi; nella maggior parte dei casi si nascondono sotto i tavoli vicino ai padroni oppure abbaiano agli altri cani o peggio ancora abbaiano e basta per la paura dell’ambiente nuovo, dei nuovi odori e dei rumori frastornanti.
In troppi casi vengono anche inavvertitamente pestati oppure provocano inciampi nella ressa (almeno così abbiamo visto in un paio di casi).
Così, troppo spesso, l’uscita serale con Fido, finisce molto presto con un ritorno a casa per l’ingestibilità dell’animale nei luoghi chiusi super affollati.