“Giuste le tariffe mense”, il Tar dà ragione al Comune
Il Tar ha dato ragione al Comune di Torino: le tariffe delle mense scolastiche sono legittime e giustificate. Gli oltre 500 genitori che alla fine del 2013 avevano presentato ricorso contro i rincari adesso potranno ricorrere al Consiglio di stato ma, il primo round va alla Città.
Raggiante l’assessora all’istruzione che con il Coordinamento genitori, associazione spontanea nata per vigilare sulla scuola pubblica a Torino, ha in corso da tempo un braccio di ferro, dove l’argomento “mense” è forse quello più spinoso.
“Quella pronunciata ieri dal Tar sulla tariffazione delle mense scolastiche – ha commentato l’assessora alle Politiche educative, Mariagrazia Pellerino, che di mestiere fa l’avvocato – è una sentenza importante dal punto di vista anche ordinamentale, perché riconosce la discrezionalità dell’Amministrazione comunale in materia di scelte di politica sociale, come quelle tariffarie. Il Tar ha giudicato la scelta compiuta dall’Amministrazione comunale logica, ragionevole e fondata sul principio solidaristico della progressività nella contribuzione, cioè chi è più abbiente può sostenere i costi maggiori per garantire l’accesso ai servizi anche a quella fascia di popolazione economicamente e socialmente più debole.”
“Una sentenza che, quindi, riconosce come legittime e costituzionali le scelte di politica tariffaria – ha aggiunto Mariagrazia Pellerino – che ricorda come non si tratti di un servizio obbligatorio, ma a domanda individuale e per il quale l’ente può definire il costo per gli utenti, tenendo conto anche delle risorse che il bilancio è in grado di mettere a disposizione per coprire i costi diretti e indiretti del servizio.”
Stralciata dal pacchetto di provvedimenti sugli indirizzi tariffari varato nei giorni scorsi dall’esecutivo di Palazzo Civico, la delibera sarà ripresentata a settembre in Consiglio comunale in sede di discussione del bilancio di previsione.
“Alla luce della sentenza dei giudici amministrativi – ha spiegato Pellerino – nella definizione degli indirizzi tariffari delle mense scolastiche, pur mantenendo invariato al 79 per cento il tasso di copertura della tariffa, non vi saranno aumenti ma, anzi, le tariffe saranno rivisitate scindendo un costo fisso per l’iscrizione al servizio dal costo unitario del singolo pasto, senza questo determini alcun aggravio per le famiglie”.
E proprio sulle polemiche scatenate da questa scelta che prevede il pagamento “a pasto consumato” l’assessora afferma che: “Non abbiamo mai pensato – ha infine precisato l’assessora – a trasferire tout court le tariffe delle scuole medie alle primarie, ma stiamo operando una scelta che punta a rendere ancora più equo e proporzionale il costo del servizio.”