«Expo, Torino non farà concorrenza a Milano»
La Torino del cibo che si presenta ai turisti di Expo non vuole fare concorrenza a Milano sugli stessi temi della kermesse mondiale. Quindi, nel capoluogo subalpino tutto sarà pronto per intercettare i turisti che andranno a visitare i padiglioni di Rho, ma nessuna volontà di rubare la scena all’esposizione universale con il rischio di andare a sbattere la testa.
Scelta confermata, questa mattina da Luisa Piazza, nuova direttrice del settore promozione e turismo della Città.
Luisa Piazza arriva da una lunga esperienza nel marketing e nella comunicazione soprattutto in Seat. Una figura della comunicazione scelta dal sindaco Fassino e dall’assessore Braccialarghe proprio per la sua esperienza nel consolidamento dell’immagine e nella promozione del prodotto.
A Milano si punta soprattutto a partire con l’evento, ad arrivare al giorno dell’inaugurazione con i cantieri terminati. Dei temi di Expo (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”) si sente meno parlare. E Torino, su questo aspetto, potrebbe approfittarne.
«E’ stata fatta una precisa riflessione – osserva la responsabile della promozione della Città – Non vogliamo fare concorrenza a Milano sui temi di Expo. Non avrebbe senso. Abbiamo invece scelto di fare sistema con Milano, di offrire un’occasione in più ai turisti che passeranno dall’esposizione puntando al fatto che siamo ad appena 35 minuti dalla futura fermata di Rho dell’alta velocità».
Il 2015 sarà, quindi un anno strepitoso per il turismo sotto la Mole, dove le iniziative sull’alimentazione saranno concentrate soprattutto verso la fine del periodo turistico.
«Direi che sul cibo recuperiamo ad ottobre, con il forum mondiale sulla sostenibilità delle risorse e con le due settimane dedicate a “Nutrire le città”. Poi ci saranno comunque le solite manifestazioni come Cioccolatò».
Torino, comunque si prepara a un 2015 che, come è noto, somma l’Ostensione della Sindone, la ricorrenza dei 200 anni dalla nascita di Don Bosco, la visita di Papa Francesco, Torino Capitale dello Sport, Congresso delle Camere di Commercio, mentre arriveranno anche i turisti da Milano.
Per la sola Ostensione della Sindone sono attesi due milioni di turisti e poi c’è una quota che non si può ancora stimare di stranieri che vorranno venire a Torino già che sono lì a due passi per Expo.
Le risorse per la promozione e la cultura, in questo anno di nuovo importante, resteranno però invariate. Ma almeno non verranno tagliate.
Ed è lo stesso sindaco Piero Fassino a ricordare che a Torino nel 2013 sulla cultura sono stati investiti globalmente 100 milioni di cui 75 messi da privati».
«La cultura, ha affermato Fassino – migliora la qualità della vita dei cittadini, attira investimenti e porta sviluppo. Ed è grazie a questo investimento che Torino è diventata una città turistica, fatto impensabile ai tempi della factory town. L’attuale ricca offerta culturale di Torino è frutto di una scelta politica che vede la cultura non come fattore aggiuntivo bensì come fattore costitutivo dello sviluppo».