Ecco il Basilichito, la bibita al basilico genovese Dop
Si chiama “Basilichito” ed è una specie di gazzosa al basilico. Si presenta in una classica bottiglietta da 27 ml e con un tenue colore verde. Va giù come una qualsiasi altra bibita ma la novità è che è fatta con basilico, e per di più, basilico “genovese Dop” coltivato nella piana di Albenga.
L’idea è venuta a due amici, Matteo Borea e Pierangelo Rossi, che per questa scommessa hanno creato la Borea e Rossi Bevande Snc con sede legale, appunto ad Albenga, la città degli ortaggi e delle erbe aromatiche.
Basilichito è stato presentato l’anno scorso al Salone del gusto di Torino e, visto che ha riscosso un buon successo, dalla scorsa estate è venduto nei primi bar, soprattutto sulle spiagge liguri.
Il nome “spagnolo” ricorda, apposta, quello del Mojito anche se la bibita è analcolica.
“Anni fa – ci ha raccontato Matteo Borea – un’osteria genovese aveva lanciato un Mojito che al posto delle foglie di menta aveva il basilico. Ci era subito piaciuto e avevamo così iniziato a proporlo alle feste con i nostri amici. Quando con Pierangelo abbiamo pensato di mettere in piedi un’attività complementare ai nostri lavori, ci è tornato in mente quel cockail. E, visto che lui ha un’azienda agricola che produce basilico, abbiamo pensato di lanciarci proprio in una bibita al basilico. Avremmo potuto produrre un cocktail ma con una bibita analcolica si accontentano tutte le fasce di consumatori”.
I due soci, provano e riprovano a miscelare ingredienti. Provano la grafica delle possibili etichette e la forma della bottiglia.
E poi, l’intuizione di chiedere l’utilizzo del marchio al consorzio di tutela del marchio Dop del basilico genovese. “Anche perché, il nostro prodotto è modo per valorizzare il basilico e poi, proprio nella piana di Albenga c’è la maggiore produzione di basilico genovese di tutta la Liguria”. Così, Pierangelo si occupa del prodotto e Matteo, che arriva dal commercio del caffè, si occupa della parte commerciale.
E la promozione è stata, finora, sempre all’insegna del faccia a faccia con il potenziale consumatore. “Da una specie di gioco è diventata una cosa seria. Dal luglio del 2012 abbiamo passato molto tempo nelle fiere e nei locali a fare assaggiare la nostra bibita. Abbiamo anche rivisto la forma della bottiglietta e abbiamo leggermente modificato la ricetta per renderla più equilibrata. Abbiamo richiesta in costante aumento e stiamo pensando di avviare una linea di bibite alle piante aromatiche della piana di Albenga”.
Certo, non è facile trasmettere il piacere per il basilico in una bibita gassata. “Quello che colpisce, per ora, è soprattutto l’originalità. Il gusto accontenta tutti; in pochi, quando lo facciamo assaggiare, dicono che non gli piace. In fin dei conti è una gazzosa al basilico. Ma non bisogna dimenticare che, finora, il consumatore era abituato ad associare il profumo delle foglie di basilico al pomodoro, alla mozzarella, al pesto, alla pasta. Insomma, al salato e non al dolce. È sicuramente un prodotto che ha bisogno di essere promosso ma finora abbiamo solo riscontri positivi”.
Il Basilichito si fa partendo da un estratto naturale di basilico, senza coloranti. Sull’etichetta c’è scritto: acqua, zucchero, succo di limone (3,5%), estratto foglie di Basilico Genovese D.O.P. (1%), anidride carbonica, aromi naturali, acidificante: acido citrico, sodio citrato, antiossidante: acido L-ascorbico.