Dove non arriva la dieta c’è la liposuzione
Forse una dieta è qualcosa di troppo difficile e lungo. E forse per molte donne è troppo impegnativo stare dietro quotidianamente a quello che mangiano. E poi c’è sempre l’ossessione di apparire inadeguate forse “troppo in salute” per i canoni anoressici di oggi.
Sta di fatto che dalla medicina estetica arriva sempre una scorciatoia oppure, come spesso si sente dire in questi ambienti medici, una soluzione quando le diete non sono servite a nulla.
L’ultima è l’intralipoterapia, un trattamento specifico per combattere il grasso localizzato. «Una tecnica che si basa sull’utilizzo di aqualyx, il primo iniettabile al mondo autorizzato come dispositivo medico per il trattamento non chirurgico delle adiposità localizzate. Agisce dall’interno, intervenendo direttamente sulle cellule adipose, eliminandole», spiega Patrizia Gilardino, chirurgo plastico di Milano. «In poche sedute è possibile restituire armonia al proprio corpo, andando ad agire in modo puntale e senza correre il rischio di effetti collaterali».
Secondo i chirurghi estetici questo trattamento è indicato nei casi di accumuli di grasso, ossia adiposità persistenti che tendono a non scomparire anche con una dieta corretta ed equilibrata e attività fisica.
«Spesso le cause dell’adipe localizzato sono da ricondurre a fattori genetici, che portano a un maggior numero di cellule adipose disposte in zone particolari. Nonostante l’attività muscolare faciliti il dimagrimento, possono rimanere delle zone adipose – quelle che comunemente chiamiamo cuscinetti di grasso – che sono più difficili da eliminare. Solitamente questi depositi sono localizzati nelle anche e nelle natiche, nella zona addominale, nel collo o nelle braccia» spiega Gilardino.
L’intralipoterapia è un trattamento che prevede l’iniezione del farmaco specifico attraverso un apposito ago. «La sostanza va a colpire direttamente la parte adiposa provocando lo scioglimento del grasso. Tecnicamente si parla di lisi delle cellule adipose. Il grasso così sciolto viene riassorbito nel tempo dall’organismo. Con questa tecnica si ottiene una diffusione molto omogenea in una zona relativamente estesa, evitando così inestetismi dettati dalla lisi delle cellule adipose e riducendo al minimo il trauma. In questo modo il trattamento richiede pochissimi punti di accesso». L’unico accorgimento, precisa la dottoressa, «è nella mano di chi pratica questo trattamento: è necessario affidarsi a medici esperti».
Gli effetti collaterali sono ridotti al minimo. «È possibile avere un leggero senso di bruciore nella zona trattata e riscontrare una leggera ecchimosi: situazioni che vanno a risolversi nell’arco di pochi giorni». Aggiunge Gilardino: «Per migliorare l’effetto dell’intralipoterapia è consigliabile, come post trattamento, sottoporsi a trattamenti di drenaggio e di massaggio, magari facendo ricorso all’icoone o al triactive che permettono di avere un effetto ancora più omogeneo. Questo però deve avvenire a distanza di qualche settimana dal trattamento; anche perché questa tecnica innovativa non richiede trattamenti ravvicinati, anzi, a seconda della tipologia della zona trattata, è possibile sottoporsi alle sedute successiva anche a distanza di un paio di mesi».
Questo processo permette di rimodellare il corpo, snellire le braccia e affinare i fianchi. «Si tratta però di un trattamento che non sostituisce la più tradizionale chirurgia: in casi di concentrazioni adipose importanti, è sempre consigliabile l’intervento di liposuzione».
Il costo di una seduta parte da circa 200 euro.
Stiamo comunque parlando di cuscinetti adiposi, colesterolo, trigliceridi e grasso sottocutaneo diffuso, quelli non vanno via con un paio di iniezioni drenanti. Lì funziona solo il mangiare sano e bilanciato.