Dal Piemonte via libera alle banche del latte umano
La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore Antonio Saitta, ha approvato una delibera di recepimento dell’accordo tra Governo e Regioni sulla gestione della Banche del Latte Umano Donato (BLUD), nell’ambito delle promozione dell’allattamento al seno.
La delibera applica quanto stabilito nelle Linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione la gestione delle BLUD (adottate 5 dicembre 2013) ed individua tre banche del latte umano negli ospedali Regina Margherita di Torino, Santa Croce di Moncalieri e Sant’Andrea di Vercelli,che daranno supporto ai fabbisogni delle Terapie intensive neonatali e successivamente a quelle degli altri punti nascita (le BLUD opereranno in sinergia tra loro e saranno coordinate dal presidio Regina Margherita).
Le BLUD garantiranno un servizio finalizzato a selezionare le donatrici, raccogliere, controllare, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da utilizzare per specifiche necessità mediche, in particolare quelle dei neonati pretermine, riducendo in modo significativo la percentuale dei bambini che ricevono nelle prime settimane di vita latte artificiale (l’alimentazione artificiale, infatti, rappresenta un fattore di rischio per i neonati pretermine).
Sono documentati i vantaggi dell’uso di latte di Banca: un minore rischio di enterocolite necrotizzante-NEC; una minore incidenza di intolleranza alimentare; un precoce raggiungimento dell’alimentazione entrale esclusiva; una riduzione dell’incidenza di displasia broncopolmonare nei neonati con età gestazionale inferiore alle 30 settimane; una riduzione dei valori di pressione arteriosa diastolica; una riduzione del rischio di insulino-resistenza durante l’adolescenza; possibile riduzione di sepsi ed altre infezioni.
«In alcune particolari situazioni cliniche, quando il latte della madre non è disponibile o non può essere somministrato – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Antonio Saitta – c’è la necessità di avere a disposizione latte umano, soprattutto nel caso di neonati pretermine o nel caso di neonati che per brevi periodi non possono essere alimentati al seno».
Le BLUD non sono solo centri per la raccolta e la distribuzione, ma rappresentano una grande opportunità per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno, considerato una priorità di salute pubblica dal Piano nazionale della prevenzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che quando la madre biologica non può allattare, la prima alternativa deve essere il latte umano. E le Linee di indirizzo nazionali, recepita con la nostra delibera, lo definiscono come l’alimento più adeguato ai fabbisogni nutrizionali dei neonati”.
La prima banca italiana è stata inaugurata a Firenze nel 1971, e attualmente nel nostro Paese operano 30 BLUD.
La donazione del latte umano è gratuita, non deve prevedere alcuna forma di remunerazione né per la donazione né per l’utilizzo.