Da Cuki arriva la doggy bag italiana
Arriva sul mercato la prima vera “doggy bag” italiana, proprio nel Paese dove ancora, in troppi, al ristorante si vergognano a farsi impacchettare il pezzo di pizza o la porzione di agnolotti, ordinati ma mezzi avanzati.
La produce Cuki ed è naturalmente di alluminio, materiale principe dell’azienda piemontese leader degli imballaggi alimentari casalinghi. Il battesimo della scatoletta è avvenuto nel modo più solenne e simbolico possibile, nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto 2016, nei locali di MagazziniOz, alla presenza del ministro all’agricoltura Maurizio Martina, del patron di Slow Food Carlin Petrini, del presidente di Cuki Corrado Ariaudo, del direttore del Banco Alimentare Marco Lucchini e, tra gli altri, del blogger Carlo Spinelli alias doctor gourmeta.
Lo spunto arriva dalla nuova legge antisprechi, un provvedimento che, per la prima volta in Italia, definisce i termini di eccedenza e spreco alimentare, introducendo alcune importanti semplificazioni tese a facilitare la raccolta e donazione di prodotti agricoli ed alimentari e ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, permettendo ai clienti l’asporto dei propri avanzi. Proprio su questo il ministro Martina ha più volte dichiarato che punta a recuperare un milione di tonnellate di cibo ogni anno.
Da questi presupposti nasce il progetto Save Bag, realizzato in collaborazione con Banco Alimentare e con il contributo del Politecnico di Torino.
Cuki da tempo offre la propria esperienza nella protezione, trasporto e conservazione degli alimenti a sostegno di attività di Responsabilità Sociale: con il progetto Cuki Save the Food, nato nel 2011 in collaborazione con il Banco Alimentare, Cuki ha permesso, con il contributo delle proprie vaschette in alluminio e dei propri contenitori, il recupero di due milioni e mezzo di porzioni di cibo non consumato da mense aziendali, ospedaliere e dai banchi della Grande Distribuzione.
Ammonta infatti a 76 kg la quantità di cibo annualmente sprecato in media da ogni italiano, con un valore economico che in Italia supera i 12 miliardi di euro, di cui il21% riconducibili all’ambito della ristorazione (fonte Coldiretti, 2014).
Con il progetto Save Bag e la relativa campagna di sensibilizzazione, Cuki incentiva i clienti a non sprecare il cibo consumato all’interno delle attività di ristoro, consentendone un facile e corretto confezionamento per l’asporto e il successivo consumo a casa propria. Una buona abitudine molto diffusa in Europa e nel mondo, da diffondere maggiormente nel nostro paese.
A partire dal 26 settembre, in occasione della presentazione della guida Slow FoodOsteria d’Italia 2017, Cuki distribuirà gratuitamente i primi trecento Cuki Save Bag Kit ad altrettanti ristoratori. Dal giorno successivo sul sito www.cukisavethefood.it/savebag, sarà disponibile l’elenco completo dei ristoranti che hanno aderito al progetto, con la possibilità per gli altri ristoratori di iscriversi e ricevere il gratuitamente il primo kit.
Consegnati i primi 1.000 kit, Cuki continuerà a fornire gratuitamente le fascette in cartoncino Save Bag da applicare alle vaschette in alluminio con coperchio a disposizione nei principali punti vendita Cash & Carry di tutta Italia.
Sono interessato ai doggy peg