Cuki, quando il marketing abbatte gli sprechi
La lotta agli sprechi alimentari passa anche per l’iniziativa di marketing di grandi aziende.
Così, nell’ambito di Cuki Save the Food, il progetto di charity avviato nel 2011 che supporta le attività del programma Siticibo di Banco Alimentare, sono un milione e mezzo le porzioni di cibo recuperate e donate ai bisognosi.
1 milione e 500 mila i piatti pronti “salvati” grazie a quello che, in fin dei conti, si fa in casa proprio utilizzando i prodotti della Cuki: si salva ciò che andrebbe gettato via, e, in questo caso, lo si dona ai bisognosi “per condividere tutto il buono che avanza” secondo lo slogan dell’iniziativa. È proprio questa la mission di Cuki Save the Food, che sulla home page del sito web dedicato www.cukisavethefood.it ospita un contatore porzioni che tiene traccia del numero di piatti pronti recuperati, a testimonianza dell’impegno quotidiano e tangibile di Cuki.
È il terzo anno che l’Azienda, oltre a intervenire con un contributo economico volto a coprire parte dei costi legati all’attività quotidiana di Siticibo di Fondazione Banco Alimentare Onlus, mette a disposizione migliaia di vaschette in alluminio utili a proteggere e trasportare in igiene e sicurezza gli alimenti che vengono prelevati dalle mense aziendali, ospedaliere e scolastiche. La donazione comprende anche i Thermobox, grazie ai quali si mantiene inalterata la catena del freddo nel recupero delle eccedenze da banchi frigo, gastronomie e ortofrutta della Grande Distribuzione.
Cuki Save the Food è presente in tutta Italia, da nord a sud. L’impiego dei prodotti Cuki a sostegno di Siticibo ha permesso in alcuni casi di incrementare e in altri di avviare ex novo il recupero delle pietanze. Le vaschette in alluminio «essenziali per far partire il recupero dalle grandi mense ospedaliere della città di Torino, rispondono pienamente alle esigenze di tracciabilità che ha chi dona i cibi in eccedenza per la redistribuzione alle strutture caritative, tanto da consentire presto di riavviare il recupero dalle mense Edisu (Enti per il diritto allo Studio universitario)» dichiara Maurizio Comoglio, vice presidente dell’Associazione Banco Alimentare del Piemonte.
«Le vaschette – afferma Domenico Messina, direttore dell’Associazione Banco Alimentare della Sicilia – si sono rivelate una fantastica opportunità per ampliare il nostro raggio di azione: possiamo ora recuperare il cibo in eccedenza degli eventi, un segmento importante al quale diversamente avremmo dovuto rinunciare». Domenico Trivisani direttore dell’Associazione Banco Alimentare Abruzzo aggiunge «I Box termici si sono rivelati un ottimo strumento per recuperare il fresco dalla Gdo nel pieno rispetto della catena del freddo e delle procedure igienico-sanitarie anche da parte delle strutture caritative».
Cuki Save the Food e Siticibo rappresentano così un anello di congiunzione tra la domanda di alimenti degli indigenti e il surplus di derrate deperibili di mense e supermercati.
Questo circolo virtuoso vede impegnati su tutto il territorio nazionale oltre 750 volontari che, grazie a un’efficace organizzazione logistica, salvano dallo spreco tonnellate di alimenti buoni che vengono scrupolosamente controllati nelle fasi di prelievo, ritirati da 144 mense aziendali, 11 centri di cottura e 196 mense scolastiche e che, con il Programma “Siticibo Ristorazione” vengono trasportati nel rispetto delle norme igienico-sanitarie per essere consegnati a oltre 200 strutture caritative.
Cuki Save the Food è attivo dal novembre 2011 e ha progressivamente coinvolto mense aziendali, ospedaliere, scolastiche e ipermercati in vari centri di Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Trentino Alto Adige.
Grazie anche alla Legge 155/2003, meglio nota come la “Legge del Buon Samaritano”, che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale, aderire a progetti come questo è facilissimo. Oltre ad annunciare il superamento del milione e 500 mila porzioni recuperate, infatti, Cuki Save the Food e Siticibo lanciano un appello alle aziende pubbliche e private e agli enti gestori di ristorazione organizzata affinché destinino il cibo eccedente alla preziosa attività di Banco Alimentare.
Con l’occasione del raggiungimento di questo importante traguardo, Cuki e Banco Alimentare invitano le aziende ad aderire. Partecipare è semplice ed è un’azione di responsabilità sociale senza oneri per l’impresa: le mense aziendali che entreranno a far parte del Programma non sosterranno alcuna spesa aggiuntiva ed elimineranno invece l’onere economico e organizzativo dello smaltimento delle proprie derrate in eccesso.
È richiesta la sola attenzione agli addetti al servizio mensa di riporre i pasti avanzati nelle vaschette Cuki Save the Food, attenendosi alla procedura che ne assicura la corretta conservazione in attesa del quotidiano ritiro da parte dei volontari Siticibo.
Per approfondimenti: www.cukisavethefood.it