Oltre la crisi: boom per lo spumante italiano all’estero (+ 24%)
C’è un settore che nel 2014 sembra non sentire la crisi, facendo da traino all’intero comparto del vino: si tratta dello spumante italiano che, nel 2014, fa segnare il record storico di bottiglie consumate all’estero con un + 24% rispetto allo scorso anno e quattro volte superiore al tasso di crescita dello champagne. A fornire questi dati è un’indagine di Coldiretti, secondo cui nel 2014 sono state spedite all’estero circa 350 milioni di bottiglie di spumante italiano. Tra i mercati più ricettivi c’è quello cinese, dove le bottiglie italiane consumate hanno avuto un incremento del 106% rispetto allo scorso anno e il Regno Unito (+ 50%) che diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine nostrane.
A fare da contraltare a questo successo internazionale c’è, da una parte, il pericolo imitazione, sempre più forte in paesi insospettabili come la Germania o in Nord e Sud America, e il crollo della produzione nazionale a causa del maltempo, al punto che la vendemmia 2014 si classifica come la più scarsa dal 1950 con soltanto 41 milioni di ettolitri.