Unione biellese strizza l’occhio ai Forconi, “ma basta violenze”
“Queste proteste non ci rappresentano nei modi in cui vengono portate avanti. Ma penso che questo scossone possa fare bene alla politica e alla controparte istituzionale che attraverso altri metodi di confronto non ha mai voluto stare ad ascoltare”.
Alessandro Ciccioni, titolare della Pmi di Mottalciata (BI) è presidente del Gruppo Giovani dell’Unione industriale biellese, una delle organizzazioni locali di Confindustria più importanti del Piemonte. Ed è anche il punto di riferimento di Confindustria Piemonte per il settore alimentare.
“Lunedì, mi sono trovato anch’io bloccato in strada dai manifestanti dei “ForconI”, ma ho partecipato volentieri alla coda pensando che un segnale forte al governo e alla politica vada comunque lanciato. E anche come Movimento Giovani di Confindustria vogliamo invitare a non sottovalutare questo profondo malcontento. Chi fa impresa sa benissimo a che punto di esagerazione siamo arrivati con le tasse. Paghiamo persino le tasse su interessi bancari di somme che non abbiamo ancora incassato. Gli enti pubblici non ci pagano mentre crescono Irap e Ires, senza parlare poi delle tante tasse comunali come quella sui passi carrai applicata nella nostra Provincia e senza contare le tariffe dei servizi che aumentano in continuazione. E per di più non sappiamo mai nemmeno quanto dovremo pagare per l’anno in corso. Una vessazione e una confusione che non sono più tollerabili”.
“Detto questo – continua Ciccioni – questa protesta non può rappresentarci perché la violenza e le distruzioni non appartengono alla nostra cultura del confronto. Per questo chiediamo che cessino subito i blocchi. E poi i blocchi dei Forconi danneggiano pesantemente il settore alimentare. Le nostre aziende si trovano nell’impossibilità di consegnare la merce, sia perché ci sono le strade bloccate, sia perché ai clienti viene impedito di aprire e lavorare. Molti prodotti freschi sono ammassati al freddo e si deteriorano. Per noi a conti fatti sarà un danno enorme”.