Cingasci, nasce il cocktail da pasto della Lurisia
Si chiamerà Cingasci e sarà il cocktail a base di gazzosa Lurisia con cui l’azienda piemontese si lancia nel mondo della mixology. Un nome esotico, che esotico non è, perché nasce dalla crasi dei nomi di Pietro Cignolini, David Garbarino e Piero Sciaccaluga, tre personaggi determinanti per la storia del brand.
Cingasci nasce dalla collaborazione tra Lurisia e Origine, azienda liquoristica di Cengio, in provincia di Savona, e, al momento è soltanto un prototipo. Ma, a breve, diventerà realtà. Un cocktail pensato non per il dopocena e neanche per l’aperitivo: sarà un cocktail da gustare a tavola, accompagnandolo, per esempio, con una buona pasta all’amatriciana (un abbinamento testato in prima persona, e perfettamente riuscito, in occasione della presentazione ufficiale alla stampa durante il Salone del Gusto di Torino).
Semplice a prepararsi e dissetante, Cingasci è realizzato con gazzosa Lurisia, Biovodka Origine e menta.
“Unendo creatività e attenzione alla scelta delle materie prime e al gusto – spiega l’AD di Lurisia, Alessandro Invernizzi – abbiamo messo a punto la ricetta di una bevanda che vuole testimoniare il nostro impegno per lo sviluppo di una cultura del beverage simile a quella del cibo”.
Nata nel 1940 come realtà termale, Lurisia ha saputo diversificare la propria attività, prima producendo acqua, riconosciuta sul mercato come una delle più leggere e salutari, e poi ringiovanendo il brand attraverso il lancio di bevande come chinotto e gazzosa. Con 45 dipendenti, oggi Lurisia fattura 25 milioni di euro, imbottiglia all’anno 60 milioni di bottiglie d’acqua e 15 di bibite ed esporta i propri prodotti in 42 stati.
Dopo la sfida di Cingasci, ne è già in cantiere una nuova. Un’acqua super gassata che punta a sostituire il selz nei cocktail.