Caso Olio Extravergine di oliva: rispondono le aziende
Prosegue la querelle sulla frode dell’Olio Extravergine di oliva. Dopo l’iscrizione a registro da parte del pm Raffaele Guariniello di 7 aziende del settore, pronta è arrivata la nota di risposta da parte della Deoleo, il Gruppo spagnolo proprietario di tre dei marchi indagati, Bertolli, Carapelli e Sasso.
Secondo la Deoleo l’olio commercializzato “rispetta i più elevati standard qualitativi e le norme più restrittive in vigore”. Per il Gruppo Spagnolo, infatti, “le analisi effettuate sia dalla rivista Test che dai Nas su incarico della Procura di Torino si basano esclusivamente su una prova di assaggio”. Un metodo ritenuto “soggettivo, non ripetibile e non riproducibile”. Per questi motivi la Deoleo chiederà una controprova.
Nel frattempo la Procura di Torino continua il proprio lavoro e, anzi rilancia: l’accusa non si limita più soltanto alla frode in commercio, ma si allarga anche alla “vendita di prodotti industriali con segni mendaci atti ad indurre in inganno il compratore sulla qualità del prodotto”. Il procuratore capo Armando Spataro, in accordo con il pm Raffaele Guariniello ha quindi disposto il trasferimento per competenza territoriale alle procure di Firenze, Genova, Spoleto e Velletri, le aree dove vengono prodotti gli oli sotto accusa.