Boom di vendite nelle piccole botteghe alimentari
Il rischio che scompaiano del tutto sembra essere stato scongiurato: secondo un’attenta analisi della Coldiretti, infatti, negli ultimi mesi si ha avuto un aumento record delle vendite nelle piccole botteghe alimentari con un balzo del 2,4% nell’alimentare che risulta addirittura superiore alla crescita fatta registrare in tutte le altre forme distributive, alimentari e non, dagli Iper ai Supermercati, fatta eccezione dei discount alimentari che continuano a crescere e mettono a segno a giugno un +4,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni, che sembrerebbe ribadire una nuova filosofia enogastronomica degli italiani: più attenti a quello che mangiano e disposti a spendere qualcosa di più per assicurarsi alimenti di comprovata qualità, di “nicchia” e meno commerciali.
Nello stesso tempo un possibile ritorno alla centralità della bottega alimentare significa anche un cambiamento a livello sociale e culturale: la scomparsa del cosiddetto “negozio di alimentari sotto casa” ha provocato necessariamente anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e, spesso, anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani oltre che della loro storia, della loro cultura e della loro vivibilità.