Bono, U2, e il diritto al cibo, ecco il testo dell’intervento a Expo: «Cancelliamo il debito»
il videomessaggio di Bono Vox (U2) proiettato in occasione della presentazione del libro Terra e Cibo del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Dicastero della Santa Sede presentato ufficialmente insieme alla Coldiretti all’EXPO di Milano il 28 maggio 2015.
Trascrizione (in italiano) del videomessaggio (originale in inglese) di Bono a cura del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace
Eccolo:
«Eminenza, signore e signori, mi chiamo Bono, il mio nome è Bono sono molto dispiaciuto di non essere con voi oggi. Ma il mio lavoro quotidiano mi occupa molto attualmente, gli U2 sono in tournée negli Stati Uniti ma verremo nel bellissimo Paese che abitate più avanti nell’anno. Aspetto questo momento.
Sono molto molto onorato di parlare con voi oggi, ecco perché: radunati in questa stanza, vi ricordate che ci fu una volta un’alleanza fra la comunità musicale e la comunità di fede, e questo era molto speciale, davvero la Chiesa Cattolica era al centro di questo, e quel movimento venne chiamatoGiubileo 2000 Cancella il debito, se lo pronuncio bene.
Era il Giubileo 2000. Lascia perdere il debito. Sono certo che ve lo ricordate. Era davvero un fantastico ed importante momento nelle vite di molti di noi. La cancellazione del debito per iniziare un nuovo millennio.
Una bellissima idea, penso un’idea dataci da Dio, ed era un’idea così potente, che le persone lavorarono insieme indipendentemente dalle ideologie, attraverso gli oceani, e alla fine la realizzarono, fecero sì che accadesse.
E voi ragazzi, avete alzato la voce e guidato un movimento globale di giubileo e insieme abbiamo fatto in modo che i politici – di solito non interessati da questa questione – prestassero attenzione e, ancora più importante, agissero, e questa azione portò alcuni significativi cambiamenti.
Per esempio, penso che quasi 100 miliardi di dediti africani furono cancellati. Globalmente circa 126 miliardi di debiti cancellati. Risorse vennero rese disponibili per mandare i bambini a scuola, tantissimi bambini. Per migliorare la sanità. E quella campagna riuscì a creare un movimento più grande, una sorta di gruppo di supporto transatlantico non partigiano che andò oltre la cancellazione del debito per chiedere aiuti migliori, più efficaci, per le persone più povere nel mondo. E crediamo che questo venne realizzato dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica sulla giustizia sociale. Anche di altre chiese.
Fu un momento stupefacente. Altri 57 milioni di bambini andarono a scuola in Africa. Più di 9 milioni di Africani e 13,5 milioni globalmente ora hanno accesso a medicine per l’AIDS. È straordinario. Ci sono, annualmente, 3 milioni di bambini in meno che muoiono per cause prevenibili, rimediabili.
Wow! Allora ecco la mia domanda per voi: le persone intorno a voi lo sanno? Chi lo sa? C’è forse uno di noi che ha davvero smesso di riflettere, di meditare su quanto accaduto? Perché credo sia incredibilmente importante che la Chiesa Cattolica sappia cosa venne compiuto sotto la sua guida, perché credo che questo può aiutarci a ripetere questo tipo di iniziativa.
Possiamo avere una rinascita di questo momento adesso. Non sarebbe grandioso?
Poiché uniti come un mondo solo, una famiglia umana, possiamo costruire sul successo del Giubileo 2000, in modo da supportare il rinnovato giubileo al quale chiama Sua Santità Papa Francesco con il Cardinale Turkson, sinistra e destra, ricchi e poveri, tutti i popoli, tutte le religioni potrebbero lavorare come uno solo su questo tipo di cosa. Una famiglia umana, con cibo per tutti.
Sapete di cosa sto parlando. Questa è davvero una cosa importante e, a tutti voi riuniti, so che è importante. Se non vi dispiace fate pervenire un messaggio, un umile messaggio a Sua Santità, a Papa Francesco, di cui sono un grande fan, chi non lo è? Papa Francesco, la vostra solidarietà con i più vulnerabili ha davvero ispirato me e tanti di noi, aldilà delle parole, aldilà della musica, e vogliamo lavorare con voi, per voi, su questo. Sono pronto a rimboccarmi le maniche, sono pronto a camminare, sono pronto ad affrontare le strutture di povertà ed indifferenza che intrappolano i più poveri nella povertà, nell’ingiustizia e nella fame.
Questo è un messaggio che il G7 e tutti i dirigenti mondiali devono ascoltare. Come saprete, nelle prossime settimane i dirigenti del G7 si riuniscono in Germania. I dirigenti d’Africa si riuniscono a Johannesburg. Poi, tutte le nazioni si riuniscono ad Addis Abeba, per decidere come questa incredibile somma, miliardi di dollari di aiuti verranno spesi nei prossimi quindici anni.
Attualmente solo un terzo degli aiuti arriva alle nazioni più povere e la corruzione succhia questi scarsi fondi, succhia cibo e medicine dai popoli più poveri del pianeta.
Dobbiamo sconfiggere la corruzione. Cambierà. Le cose stanno cambiando. Ma se possiamo trovare i fondi per rafforzare I più poveri del mondo, particolarmente bambine e donne, le cose cambieranno per davvero. Se possiamo sostenere la loro lotta per sconfiggere la povertà e la fame, possiamo tutti condurre verso una vita in dignità. È tutta la nostra dignità che è il ballo, non è forse così?
Grazie mille per avermi ascoltato. Non eravate tenuti a farlo. Grazie per avermi accolto per questo momento. Che Dio vi benedica».