Bologna, Fico punta ai fondi per l’educazione ambientale
Fabbrica italiana contadina-Eataly world, il parco divertimenti del cibo voluto da Oscar Farinetti all’interno del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bologna, dovrebbe aprire a metà del 2017 e già pensa a come intercettare il più ampio bacino dei turisti alimentari.
Per questo, lo staff guidato dall’AD Tiziana Primori, insieme a uno dei padri di Fico, Andrea Segrè, lanciano una fondazione dedicata all’educazione alimentare per attrarre a Bologna studenti da tutta Italia e da mezza Europa.
Uno degli strumenti per attrarre le scuole, che, hanno sempre meno risorse per i viaggi di istruzione, è il nuovo programma per la distribuzione di latte e frutta nelle scuole votato dal Parlamento europeo, e presentato proprio a Bologna, venerdì 24 giugno in un convegno con il sistema pubblico del cibo dell’Emilia Romagna.
Come hanno spiegato gli europarlamentari Marc Tarabella (Belgio) e Paolo De Castro, lo storico (dal 1977) programma comunitario finalizzato a fare mangiare ai bambini più latte (calcio) e frutta, appena rifinanziato, dovrà puntare anche sull’educazione alimentare.
Il nuovo programma, in realtà, unisce i due programmi esistenti, quello per la diffusione del consumo di latte e quello per il consumo di frutta. La parte dedicata alla frutta ha una dotazione complessiva di 150 milioni di euro per sette anni. All’Italia spettano 16,7 milioni l’anno per sette anni in favore di programmi di distribuzione di frutta nelle scuole che hanno certamente dimostrato parecchi limiti negli anni passati.
Ma, l’aspetto strategico per Fico, è che, una parte (dal 10 al 15 %) di questi soldi potrà essere destinata a programmi di educazione alimentare per combattere l’obesità infantile.
«Ora spetta al Ministero stabilire il regolamento di attuazione e concordare le quote spettanti per ciascuna Regione», hanno ricordato Paolo De Castro e l’assessora regionale all’agricoltura Simona Caselli.
Vista la sua vocazione ortofrutticola e vista proprio la presenza di Fico, con la sua aspirazione a diventare punto di riferimento delle scuole di tutta Italia per la conoscenza del cibo, è sicuro che l’Emilia Romagna gestirà una buona parte di questi fondi che, potrebbero finire a Fico per fare arrivare le scuole.
Del resto, come ha ricordato Andrea Segrè, punto di riferimento nazionale per la lotta agli sprechi alimentari, presidente del Caab Bologna e presidente del Fondo dei Parci agrolimentari italiani, Fico sta facendo partire la sua fondazione per l’educazione alimentare, Fico foundation for education, una fondazione di partecipazione dove dovrebbe essere presente anche il governo con due ministeri.
«Una fondazione – ha spiegato Segrè – che per Fico avrà proprio il compito di elaborare e promuovere linee strategiche e progetti operativi legati all’alimentazione sostenibile e all’educazione alimentare: quindi alla Dieta Mediterranea, l’unica sostenibile sia dal punto di vista della produzione che del consumo alimentare. La Fondazione non sarà tuttavia legata solo alle attività di Fico ma si candida ad una operatività nazionale ed europea».
«Fico – ha rilanciato Tiziana Primori – accompagnerà i giovani di tutto il mondo in un viaggio del sapere dentro le filiere agroalimentari italiane, e oltre a questo ha voluto accanto a sé un ente che abbia come scopo primario proprio l’educazione alimentare. Una Fondazione per l’Educazione che coltivi i valori che saranno quotidianamente messi in pratica all’interno del Parco e con l’obiettivo specifico di veicolare, attraverso l’attività di formazione e promozione culturale, i valori legati al cibo e alla dieta mediterranea, alla cultura enogastronomica italiana, al corretto stile di vita e di alimentazione, alla conoscenza delle tradizioni e della storia dell’agricoltura».