Barbera e Ruché tornano al ProWein di Düsseldorf
Anche il Consorzio della Barbera d’Asti docg e Vini del Monferrato è presente al ProWein di Düsseldorf dal 15 al 17 marzo.
Molti associati sono nell’area collettiva del Consorzio Piemonte Land of Perfection che raggruppa 99 aziende vitivinicole. Altri hanno stand dell’azienda o condivisi con altre realtà vinicole, ma la Barbera d’Asti sarà uno dei vini protagonisti del più qualificato salone enologico della Germania.
Tra gli altri sono presenti: Cascina Castlèt, Borgo Isolabella, Bersano Vini, Dezzani, Az. Agr. Gaggino, Az. Agr. Franco Mondo, Cascina Gilli, Cantina di Nizza, Viticoltori di Vinchio Vaglio Serra.
«Portiamo a ProWein tutti i nostri vini Doc e Docg, dalla Barbera d’Asti alle piccole docg come il Ruché – dice Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera e Vini del Monferrato – Con il 2015 abbiamo avviato un’importante campagna di promozione del nostro territorio e dei nostri paesaggi vitivinicoli ora Patrimonio Unesco che ci porterà a farli conoscere al mondo che presenteremo al Vinitaly».
Al Vinitaly il Consorzio annuncerà importanti novità. L’appuntamento è per domenica 22 marzo, alle ore 13, al padiglione 10, area B3, stand 24, dove si terrà infatti l’esclusivo appuntamento che racconterà alla stampa e al pubblico il prossimo traguardo che ha deciso di accendere i riflettori internazionali su uno dei prodotti di alto livello dell’astigiano.
Al ProWein di Düsseldorf (15-17 marzo) c’è anche il Ruché, con uno stand dedicato, D61, nel Padiglione 15. L’iniziativa del Consorzio nasce grazie alla volontà dell’attivissimo raggruppamento di Produttori del Ruché di Castagnole Monferrato associati, e spinge con decisione l’acceleratore verso l’internazionalizzazione di questo vitigno autoctono, uno dei più rari fra quelli coltivati nel Monferrato Astigiano con grandi potenzialità.
«Oggi il Ruché rappresenta una nicchia – dice Luca Ferraris, consigliere rappresentante Produttori del Ruché – ma è arrivato il momento di fare il salto sul mercato. La nostra forza è lo spirito di squadra».
Un’indagine ha evidenziato come questo vino elegante, profumato, che incuriosisce e piace molto anche alle donne, abbia oggi un mercato prevalentemente nazionale: le vendite infatti si concentrano per l’85% in Italia, ma è incoraggiante e significativo anche il dato dell’export, 15%, soprattutto verso gli Stati Uniti e il Giappone.
Quest’uscita tedesca sarà la prima a livello internazionale per il gruppo del Ruché (gli associati sono: Azienda agricola Pierfrancesco Gatto, Azienda agricola Garrone Evasio & figli, Cantine Sant’Agata, Cascina Terra Felice, Azienda agricola Crivelli, Ferraris Agricola, Castello di Razzano), ma ce ne sono altre in programma per valorizzare il brand.
Il Consorzio in numeri:
1946 anno di nascita
10 denominazioni tutelate (su 5 esercita l’Erga Omnes):
2 Docg: Barbera d’Asti e Ruché di Castagnole Monferrato
8 Doc: Albugnano, Barbera del Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Piemonte.
11.200 ettari di vigneto vendemmia 2013
684.600 ettolitri circa produzione totale vendemmia 2013
67.400.000 bottiglie anno solare 2013
I numeri del Barbera d’Asti docg:
- 3.956 ettari
- 169 comuni
- 226.800 ettolitri
- 2.456 aziende vinicole (di cui 30 cantine sociali)
- 22 milioni di bottiglie (anno solare 2014);
- 49% l’export
- I primi 6 mercati esteri: USA (22%), Germania (18%), Gran Bretagna (14%), Canada (10%), Danimarca (7%), Svizzera (6%)
I numeri del Ruché di Castagnole Monferrato docg
- 136 ettari
- 7 Comuni
- circa 700 mila bottiglie
- 6.400 ettolitri
- 78 aziende vinicole (di cui 2 cantine sociali)
- 15% valore dell’export (Stati Uniti e Giappone)
- 2010 arriva la Docg