Alla Gam di Torino gli chef fanno anche gli artisti
La Eat Art è un genere dell’avanguardia neorealista abbinato da sempre a Daniel Spoerri, l’artista romeno (ma era naturalizzato svizzero) famoso fin dagli anni ’60 anche per le sue opere basate su tavole lasciate apparecchiate dopo un banchetto o sull’assemblaggio di arnesi da cucina.
A Torino il termine viene rispolverato per indicare l’abbinamento, oggi molto di moda in tutto il mondo, tra chef televisivi e arte contemporanea.
Ecco quindi gli incontri di Eat Art – Arte in Tavola, l’iniziativa organizzata dalla Fondazione De Fornaris di Torino, presieduta da Piergiorgio Re, e programmata per quattro lunedì, dal 9 febbraio al 2 marzo 2015 alle 18.30, nella sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) del capoluogo piemontese (via Magenta, 31).
Nel corso degli appuntamenti, “artisti dei fornelli” del calibro di Gualtiero Marchesi,Massimo Bottura, Enrico Crippa e Matteo Baronetto dialogheranno con Danilo Eccher, spiegando quale sia il loro rapporto con l’arte contemporanea e in che modo questa abbia influenzato la loro professione di chef.
“La Fondazione De Fornaris partecipa ora come in passato, da Torino 2006 a Italia 150, agli eventi che segnano il nostro tempo e coinvolgono la città – dice il PresidentePiergiorgio Re – La nuova serie di Lunedì dell’arte, con gli inediti incontri tra le firme eccellenti della cucina e l’arte contemporanea, ovvero tra due diversi generi di creatività, si inserisce così nelle iniziative in attesa di Expo 2015, che ha per tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”.
Il primo incontro, lunedì 9 febbraio vedrà la partecipazione del maestro della nuova cucina italiana Gualtiero Marchesi, il primo cuoco in Italia ad aver ricevuto le tre stelle Michelin nel 1985 e l’unico al mondo che le ha restituite, nel 2008. Marchesi che ama definirsi “cuoco compositore”, incentrerà il suo intervento sul rapporto elettivo con gli artisti che gli hanno ispirato gli storici piatti: Pollock con il “Dripping di pesce”, “L’uovo al Burri”, Piero Manzoni con “Le Achrome di Branzino” e Hsiao Chin con il “Risotto mantecato al profumo di tartufi bianchi e… neri”.
Lunedì 16 febbraio, invece, il tristellato Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena, nominata dalla World’s 50 Best Restaurants Academy terzo ristorante al mondo, parlerà della propria passione per l’arte contemporanea, che condivide con la moglie e che ha portato nel suo ristorante opere di Francesco Vezzoli e Maurizio Cattelan, rendendolo una sorta di museo. Sono inoltre profondamente segnati dall’amore per l’arte contemporanea due dei suoi piatti più celebri: Tutte le Lingue del Mondo e Camouflage.
Protagonista dell’incontro di lunedì 23 febbraio sarà Enrico Crippa, chef del Ristorante Piazza Duomo di Alba, locale aperto nel 2005 in sinergia con la famiglia Ceretto nel quale è possibile ammirare opere di artisti come Francesco Clemente. Non è certamente un caso che uno dei suoi piatti più apprezzati sia stato chiamato Panna Cotta Matisse.
L’ultimo appuntamento di Eat Art, lunedì 2 marzo, sarà con Matteo Baronetto, giovane chef di Del Cambio di Torino, storico ristorante i cui decori e arredi ottocenteschi oggi dialogano con opere di Martino Gamper, Michelangelo Pistoletto, Izhar Patkin, Pablo Bronstein e Arturo Herrera.
Eat Art – Arte in Tavola è un’iniziativa della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris alla quale ha collaborato Enrica Melossi, inserita negli appuntamenti di Expo – Exto 2015.
Al termine di ogni incontro è previsto un cocktail offerto da Excantia e Gerla.
L’ingresso ai quattro incontri è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.