Al Vinitaly la conferma che il vino traina un’intera economia
In controtendenza all’andamento del Pil il fatturato del vino e degli spumanti in Italia cresce ancora dell’uno per cento e raggiunge nel 2014 il valore record di 9,4 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che hanno raggiunto i 5,1 miliardi (+1,4 per cento) mentre è risultato praticamente stagnante il valore delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate attorno ai 4,3 miliardi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata al Vinitaly di Verona dove al proprio stand, nel Centro Servizi Arena (corridoio tra i padiglioni 6 e 7) è stato esposto per la prima volta il vino poliglotta simbolo dell’Expo per far conoscere in 42 lingue i primati del patrimonio vitivinicolo nazionale.
Vendite in aumento dagli Stati Uniti (+4,4 per cento) che si consolidano come principale mercato di sbocco alla Gran Bretagna (+6,1 per cento) che si classifica al terzo posto dietro alla Germania dove invece – sottolinea la Coldiretti – si registra una preoccupante flessione del 4,4 per cento. Preoccupante il flop registrato in Russia dove le esportazioni calano del 10,4 per cento anche per effetto delle tensioni politiche e commerciali nonostante il vino non rientri tra i prodotti colpiti dall’embargo.
Il buono stato di salute del vino italiano traina l’occupazione in agricoltura che in controtendenza fa registrare un andamento positivo nel 2014. Si stima che il vino abbia offerto durante l’anno opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila italiani tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti piu’ diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce e raspi).
Importanti opportunità si aprono nel 2015 con la ripresa economica in Italia tanto che nel primo bimestre c’è stato un aumento dell’1,9 per cento in valore delle vendite nella grande distribuzione organizzata rispetto all’anno precedente. E segnali positivi vengono anche dall’esportazioni grazie all’effetto traino del tasso di cambio favorevole con il dollaro.