Al via a Torino il Tavolo regionale per la sicurezza alimentare
Si insedierà mercoledì 7 ottobre, a Torino, il Tavolo regionale degli organi di controllo nell’ambito della sicurezza alimentare, che si pone l’obiettivo di condividere i programmi annuali di controllo e i risultati delle attività concluse in Piemonte. Il tavolo, a cui prenderanno parte, tra gli altri, Regione Piemonte, Istituto Zooprofilattico Sperimentale ed Arpa, sarà l’occasione per affrontare il tema delle frodi alimentari, alla luce dell’interesse dalla Commissione UE ad inserire questo tema nel pacchetto delle norme che disciplinano la sicurezza alimentare ampliando il campo di azione delle autorità competenti nazionali e degli organi di controllo.
La sicurezza alimentare diventa, quindi, un argomento sempre più centrale nel dibattito delle istituzioni, come confermato dall’assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta che precisa come “il servizio sanitario regionale svolge un’azione capillare in tutti i settori del comparto agroalimentare dal campo alla tavola e lo fa in un’ottica di prevenzione e di offerta di servizi di certificazione mentre le Forze dell’Ordine intervengono spesso su segnalazioni puntuali o su richiesta della magistratura in un’ottica di repressione”.
I controlli cominciano dai campi e dalle fattorie e si articolano lungo tutta la cosiddetta filiera agroalimentare. Secondo i dati della Regione, nel 2014 le strutture sottoposte a vigilanza e controllo permanente ed ordinario da parte dei servizi della ASL del Piemonte (dati Regione 2014) sono state quasi 15 mila allevamenti bovini con 788.190 capi allevati, 2852 allevamenti di suini con 1.181.446 capi allevati, 11.116 allevamenti ovi-caprini con 194 mila capi allevati, 13.547 allevamenti di cavalli con 3.1740 capi allevati e 400 allevamenti di pollame (carne e uova) con circa 11 milioni di polli allevati.
Numeri importanti, che evidenziano come, per la sicurezza e la qualità delle produzioni alimentari, sia necessario partire dal benessere degli animali e dalla loro sana alimentazione.
Ugualmente, i controlli avvengono anche nei campi e nelle imprese agricole.
Nel 2014 i controlli della Sanità pubblica hanno interessato oltre 7500 aziende di trasformazione di prodotti alimentari che operano in Piemonte fino ad interessare le 33.166 strutture di vendita al consumatore e i 35.568 punti di ristorazione (pubblici e privati) attivi nella Regione.
Sempre secondo i dati della Regione, nel 2014 i servizi di controllo della sanità hanno gestito 18 casi di intossicazione da funghi e 21 episodi di malattie alimentari con più di una persona colpita. Le segnalazioni di singoli cittadini che riferivano di avere sintomi di tipo gastroenterico dopo aver consumato alimenti, sono state 339, a conferma che i principali rischi si corrono tra le mura domestiche e non al ristorante. Le ispezioni documentate di Servizi ASL sono state 19.000 e hanno rilevato circa 15.000 irregolarità, nella maggior parte di lieve o lievissima entità e tali da non pregiudicare la salubrità degli alimenti, ma che hanno comportato circa 7.400 prescrizioni o sanzioni alle imprese