A Torino un corso su come “Scrivere di scienza e cibo”
Il primo confronto torinese tra giornalisti e mondo scientifico della sicurezza alimentare si è svolto sabato 26 settembre con il tutto esaurito. Lo spazio Agorà, che nella centralissima piazza Castello ospita i dibattiti sui temi connessi alla Expo milanese, ha visto il confronto tra ricercatori dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e giornalisti sul modo in cui si sta comunicando una materia delicata come le sicurezza alimentare.
In realtà, si è trattato di un corso per giornalisti con tanto di crediti per la formazione professionale obbligatoria, pensato proprio dall’Istituto zooprofilattico e dal sindacato dei giornalisti Stampa subalpina per fornire maggiori strumenti scientifici ai giornalisti che scrivono di sicurezza alimentare.
L’evento ha visto la collaborazione del service giornalistico Spazi inclusi di Torino.
Ad aprire l’incontro Alessandra Comazzi, della Stampa Subalpina, che ha evidenziato la necessità di comprendere questo tema così delicato per poter comunicare meglio. A seguire l’intervento di Maria Caramelli, direttrice facente funzioni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta che ha ribadito il diritto di tutti ad alimentarsi correttamente e ad essere informati nel modo più giusto. Con la prima relazione, Lucia Decastelli dello Zooprofilattico ha spiegato la rete della sicurezza alimentare in Italia e in Europa e ha individuato in frutta e vegetali, prodotti ittici, mangimi, alimenti dietetici, i polli e i derivati tra gli alimenti più soggetti a rischio.
Poi è stata la volta dei “principali rischi e patologie a trasmissione alimentare” che, secondo Silvia Gallina dello Zooprofilattico, possono essere di tipo chimico, fisico e biologico e possono andare dalle infezioni, all’intossicazione, alla tossinfezione fino all’ infestazione parassitaria
A seguire, Adriana Ricca, responsabile qualità di Nova Coop e Flavia Marè, responsabile qualità di Carrefour che hanno presentato alcuni casi studi sugli allarmi alimentari della Grande Distribuzione Organizzata e su come reagisce un supermercato. Anche in questo caso si è ribadita la necessità di una buona informazione e di come il ruolo del giornalista sia delicato ma fondamentale perché deve essere in grado di distinguere tra allarme ed allarmismo.
A conclusione dell’incontro la tavola rotonda “Comunicare la sicurezza alimentare” che ha visto un interessante dibattito tra giornalisti e istituzioni.
Bartolomeo Griglio dell’ASL TO5 ha parlato della comunicazione in situazioni di emergenza per le ASL: gli obblighi di riservatezza, trasparenza e tutela della salute; Barbara Alessandrini dello Zooprofilattico Teramo ha posto l’attenzione al rapporto tra la fonte istituzionale scientifica e il giornalista mettendo in evidenza i punti di forza e offrendo spunti per il suo miglioramento; Luca Ferrua de La Stampa, ha difeso il diritto dei lettori a conoscere, spiegando alla platea cosa chiede il pubblico di un grande giornale in fatto di sicurezza alimentare. Infine Sergio Miravalle, Blogger de “Giro di Vite” su www.lastampa.it ha insistito sulla grande differenza tra comunicare ed informare, esprimendo la necessità che i giornalisti informino in modo corretto curando attentamente le proprie fonti soprattutto nei momenti di “calma”.
A moderare l’intero dibattito è stato Massimiliano Borgia, giornalista di Spazi Food.