“A Torino l’Authority dell’alimentazione”
Dopo l’Authority dei trasporti a Torino c’è chi chiede anche l’Authority nazionale dell’alimentazione. E se non sarà “nazionale” sarà del Nord Ovest. Si tratta di un organismo previsto dalla normativa europea che, in Italia, per ora, si è scelto di non istituire, sostituendolo con una Commissione per la sicurezza alimentare presso il Ministero della Salute. Ma l’appuntamento di Expo 2015 ha fatto tornare in mente questa idea a chi l’aveva già proposta 10 anni fa. L’Associazione Alias, attraverso il presidente Giorgio Diaferia, medico ed ex consigliere comunale socialista a Torino, e il vicepresidente Daniele Cantore, consigliere regionale del Pdl, ha così ritirato fuori una proposta che sembrava morta e sepolta. Ma il Comune di Torino è scettico.
L’Autorità nazionale per la sicurezza alimentare dovrebbe coordinare tutti i soggetti che si occupano di questo tema delicato per migliorare la prevenzione e la risposta alle emergenze. Si tratta di uno dei temi più sentiti dagli italiani ma, al di là delle notizie di cronaca legate a intossicazioni, se ne parla poco.
“Si è discusso a lungo su dove dovesse collocarsi la sede dell’Authority europea, che poi fu assegnata a Parma – ricordano Diaferia e Cantore – Ma poi non si è proceduto mai a istituire l’Authority nazionale. Già nel 2003, quando si discuteva dell’Authority europea avevamo lanciato la proposta di avere a Torino la sede nazionale. Avevamo raccolto le adesioni di tutti i soggetti interessati, dall’Università alle Camere di Commercio. Ora, con il ruolo che Torino e il Piemonte vogliono giocare con l’Expo 2015 è il caso di rilanciare l’Authority nazionale con sede nella nostra città. Perché Torino sta assumendo un ruolo chiave in Italia nel dibattito che ruota attorno al cibo e nel campo della sicurezza alimentare”.
Per ora l’associazione ha registrato la reazione positiva del presidente della Regione Roberto Cota e quella tiepida del sindaco di Torino Piero Fassino, che, come presidente dell’Anci dovrebbe stimolare il governo ad istituire l’ente e chiedere che sia assegnato a Torino. “L’assegnazione a Torino dell’Authority dei trasporti sembra avere accontentato un po’ tutti. Ma il problema di migliorare la comunicazione sui rischi alimentari è più che mai di attualità. Si tratta anche di creare uno stimolo, oltre che un coordinamento; un volano per ricerche e progetti che coinvolgano soggetti diversi e magari creino posti di lavoro”.
Se Torino non dovesse interessarsi alla proposta, l’Authority potrebbe essere creata a livello interregionale. “Sarebbe un Authority del Nord Ovest, più, eventualmente, la Lombardia. Si tratta solo di mettere d’accordo le Regioni che sono già unite dalla gestione dello Zooprofilattico (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta)”.
Cosa che sembra praticamente scontata.